L’IPPODROMO
Bettole, senza agibilità salta la stagione
L’ok alle piste non basta. Il decreto ministeriale e l’avvertimento: rinviati i primi due appuntamenti
Il decreto ministeriale 303680, pubblicato dal Masaf nella serata di lunedì 8 luglio, è un campanello d’allarme piuttosto importante per il prosieguo dell’attività ippica prealpina. Se con le varie ispezioni, ultima della quali svoltasi un paio di giorni or sono, si è constatata l’agibilità di entrambe le piste, il rinvio delle giornate di corse di questa settimana può essere interpretato come un primo importante avvertimento alla Società Varesina Incremento Corse Cavalli, già più volte sollecitata a porre in essere tutte le azioni funzionali al completamento dei lavori per il ripristino di efficienza e sicurezza dell’impianto.
NO ALLA DEROGA
Il primo punto da sottolineare riguarda la mancata concessione della deroga allo svolgimento dei convegni in orario preserale, che obbliga all’utilizzo delle luci e non consente al gestore di prendere decisioni che si discostano dalle indicazioni generali. Una sollecitazione piuttosto forte questa, atta a centralizzare un’attività che, con una politica differente, non ha dimostrato di poter competere a livello internazionale. Se, però, la messa in funzione del nuovo impianto d’illuminazione pare possibile in tempi brevi, l’ottenimento dell’agibilità della struttura, al contrario, si prospetta molto più complicato.
MANCANZE E INADEMPIENZE
Il verbale della Commissione Comunale di Vigilanza, redatto lo scorso 28 giugno, documenta, infatti, diverse mancanze ed inadempienze, che non consentono l’apertura al pubblico. Uno dei punti fermi posti dal direttore generale Remo Chiodi è, infatti, la promozione dell’attività ippica, chiaramente impossibile in caso di eventi a porte chiuse. Lo spostamento delle giornate di oggi e sabato 13 luglio, rispettivamente riprogrammate per sabato 24 agosto e martedì 10 settembre, suona, così, come un ultimatum per Varese, che dovrà essere assolutamente pronta ad accogliere il pubblico per la riunione del 17 luglio. Resta, dunque, solamente una settimana per attuare quanto necessario all’ottenimento dell’autorizzazione ad aprire i cancelli agli avventori. Una tempistica che, al momento, risulta molto ristretta, con il rischio conseguente di un servizio non sufficiente. Il bar Panoramico, già in attività, e la prossima riapertura del ristorante affacciato sul tondino di presentazione concorrerebbero a soddisfare le esigenze dei presenti ma l’assenza dei servizi igienici dovrà assolutamente essere colmata. Le lacune della tribuna principale paiono risolvibili per tempo ma comporteranno un ulteriore investimento economico. Non trattandosi di un fulmine a ciel sereno, con il Ministero che ha concesso tempistiche piuttosto significative per risolvere la questione, ci si aspetta ora una reazione d’orgoglio da parte della SVICC.
GLI SCENARI
Diversi gli scenari possibili, passando dallo scioglimento di tutte le riserve fino ad arrivare alla mancata apertura, che potrebbe comportare anche la revoca della concessione.
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