LA CAMPAGNA
Vaccini, a caccia di spazi adatti
Si guarda a palazzetti, palestre e Malpensa, sedi in grado di accogliere almeno 500 persone al giorno
Comuni attivati. La lettera dell’Ats Insubria, che chiede di rendere disponibili spazi adatti alla campagna vaccinale per tutta la popolazione, è arrivata ieri alle segreterie degli enti locali.
È evidente che non si potranno pensare postazioni in ogni singola realtà, si farà capo ai centri di maggiori dimensioni ma presto occorrerà stilare la mappa dei punti da comunicare a tutti i residenti sopra i sedici anni.
Mentre già cresce il fermento tra gli over 80 e i loro parenti, per le prenotazioni al via lunedì e per le somministrazioni che dovrebbero essere attivate il 18 febbraio, si attiverà in tempi rapidi una struttura ogni quarantamila abitanti. Se agli anziani penseranno per lo più i sanitari degli ospedali del territorio (oltre a medici di base e Usca per gli allettati a domicilio), ci si organizza per avviare altri punti dedicati a questa importante fase della lotta al Covid-19.
I vertici di Ats Insubria giovedì sono stati chiari: «C’è una questione di responsabilità e serietà. Non si può non pensare a possibili reazioni inattese, soprattutto per chi ha superato una certa età ed è magari alle prese con qualche patologia. Serve un supporto medico e serve un’ambulanza pronta a intervenire».
Per eseguire varie centinaia di vaccini al giorno si guarda a palazzetti dello sport, centri sportivi, tensostrutture, magazzini industriali o commerciali di ampie dimensioni.
Busto Arsizio, ad esempio, potrebbe rendere disponibili quattro diversi spazi: le sale gemelle del Museo del Tessile, dove già è stata gestita la vaccinazione anti-influenzale; MalpensaFiere, dove però si rischia di far incrociare chi arriva per i tamponi con chi vuole attivare la protezione contro il virus; le due Case della Salute presenti a Sant’Anna e a Borsano, dotate di ambulatori dove in genere si effettuano esami del sangue alle persone del quartiere, soprattutto le più anziane. Ogni grande realtà, da Varese a Saronno, sta segnalando luoghi e caratteristiche.
Si è già parlato, per i prossimi mesi, anche del T2 di Malpensa, ma ogni autorizzazione dovrà essere varata dalla Regione e dalla struttura commissariale.
Servono spazi ampi: vanno gestiti attesa, preaccettazione, accettazione e registrazione, somministrazione del vaccino, post vaccinazione di 15 minuti. Ats chiede anche la disponibilità di personale di supporto, a partire dai volontari della Protezione Civile o delle associazioni locali, ma serve soprattutto personale amministrativo per registrare i vaccinandi e assegnare loro, al termine, il certificato che conserveranno con cura.
Fondamentale un punto di primo soccorso con dotazione strumentale e farmaci per interventi di emergenza. Il tutto va sanificato ogni giorno e si deve pensare allo smaltimento di siringhe, fiale, guanti e mascherine. L’organizzazione non è semplice. Nell’arco di un paio di settimane si dovranno definire luoghi e bacino di riferimento. Ai sindaci è chiesto di rispondere entro il 19 febbraio segnalando eventuali disponibilità.
I medici di base avranno un ruolo fondamentale.
Con gli over 80 si parte da giovedì prossimo con cinque postazioni in ogni ospedale, per gestire 60 persone ogni ora. Obiettivo 500 anziani al giorno.
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