IL RADUNO
Varese piena d’entusiasmo
Basket: primo allenamento dell’Openjobmetis a ranghi ridotti. «Scola? Smette»
L’Openjobmetis inaugura il nuovo corso all’insegna dell’entusiasmo e della voglia di fare. L’era Adriano Vertemati è iniziata ufficialmente nel pomeriggio di ieri, lunedì 16 agosto, all’Enerxenia Arena: raduno a ranghi ancora ridotti con 14 effettivi tra giovani e aggregati, ma solo 3 dei 6 stranieri dell’organico a disposizione del tecnico di Cornaredo per la seduta iniziale della stagione 2021/22.
Clima da primo giorno di scuola per un gruppo eterogeneo tra confermati, new entry e giovani che si è messo subito al lavoro di buona lena.
Sorrisi prima, disponibilità immediata, sudore e fatica nei 90 minuti trascorsi sul parquet, prevalentemente dedicati agli esercizi di riattivazione coordinati dal preparatore atletico Silvio Barnaba. Ossia “il capo” della prima settimana di lavoro: Vertemati ha prevalentemente osservato a bordo campo le fatiche dei suoi giocatori, parsi comunque già in buone condizioni di forma (unica eccezione Guglielmo Caruso, rallentato dalla tendinite ad un ginocchio dopo il raduno azzurro di giugno). Compreso Jalen Jones, ovviamente l’elemento atteso con maggior curiosità alla prova del campo; ma l’ala texana ha totalmente superato l’infortunio al tendine d’Achille del 15 novembre scorso, il vero test sarà quello con l’agonismo per capire quanta ruggine ha nel motore dopo 18 mesi senza partite ufficiali.
Ma anche attorno alla nuova OJM si respira un clima di fiducia: oltre a Toto Bulgheroni, che ha seguito l’intero allenamento, a salutare la squadra è transitato anche Rosario Rasizza, confermando il suo livello di coinvolgimento - almeno sul piano della passione - sempre più elevato nel corso delle 8 stagioni vissute da main sponsor biancorosso.
Nell’appuntamento inaugurale della stagione 2021/22 c’erano però due “convitati di pietra”. A partire dai tifosi: nell’era post-Covid impensabili i bagni di folla degli anni scorsi anche alla luce delle porte chiuse obbligate dell’Enerxenia Arena (ma dopo il ritorno dal ritiro di Gressoney la società sta pensando di organizzare allenamenti a porte aperte per i possessori di Green Pass).
Eppure una trentina di persone a rotazione nelle due ore di allenamento si sono alternate fuori dall’ingresso parterre, “rubando” qualche occhiata dalle vetrate. L’altro è Luis Scola, “fantasma” in qualche modo esorcizzato da Andrea Conti nella conferenza precedente all’allenamento: «In pubblico ed alla stampa non ha mai esplicitamente parlato di smettere, pur lasciandolo intendere. A noi prima delle Olimpiadi ha comunicato l’intenzione di chiudere l’attività dopo Tokyo, specificando esplicitamente di non contare su di lui e lasciandoci massima disponibilità di scegliere sul mercato. Ora lavoriamo con quelli che abbiamo scelto senza pensare continuamente a Scola».
E il dirigente biancorosso ribadisce che il ruolo chiave del “General” per la Varese che verrà sarà dietro la scrivania: «Lo aspettiamo al ritorno dalle ferie, ma non credo possa aver cambiato idea sul fatto di giocare ancora. Luis aveva dato disponibilità a 360 gradi per un suo ingresso in società, sia quando aveva parlato con me e Bulgheroni che in altri colloqui con Rosario Rasizza e Marco Vittorelli: ci siederemo ad un tavolo e stabiliremo il suo ruolo, qualunque potrà essere un campione del suo calibro sarà in ogni caso un valore aggiunto».
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