PILLOLE SOCIAL
«Porto il greco su TikTok»
Antonella Visconti ha realizzato 200 video: «Strumento con tante potenzialità didattiche. E anche divertente»
«È uno strumento pieno di potenzialità didattiche. E anche divertente». Antonella Visconti, amatissima prof varesina che vive a Comerio e insegna ai Licei Manzoni di Varese, è diventata super popolare anche in rete: su TikTok (@lavisconti, questo il link al suo profilo) ha 17.000 followers e, da diversi mesi, regala interessanti "pillole" in video di greco, latino e anche letteratura e poesia.
Quando è iniziata la sua avventura su TikTok?
«È nato tutto per caso, mio nipote l'anno scorso a luglio mi ha chiesto se conoscessi Norma, una giovane insegnante di inglese molto seguìta su questo social. Tornando a me, qualcuno potrebbe chiedersi che cosa ci faccia una 50enne su TikTok, ma in realtà, se vogliamo parlare di "haters", non ho avuto alcun detrattore. Ogni tanto qualcuno scrive che le lingue antiche sono inutili, ma per il resto ricevo sempre commenti molto belli. Sarà anche perché, grazie a un algoritmo, vengono proposte cose che piacciono a chi segue una certa tematica».
Quali sono le caratteristiche che apprezza di questo social?
«Si possono trattare i temi con leggerezza e ironia, devi essere breve e rapido, visto che hai solo 60 secondi. Inoltre è uno strumento che permette di usare molteplici linguaggi, per esempio arricchendo i video con musica e parole scritte».
Fa tutto da sola?
«Assolutamente sì. Sono un'insegnante, ma attraverso questi strumenti imparo anch'io nuove cose. TikTok è un mezzo molto semplice e democratico. E, a proposito di democrazia, credo che la cultura debba uscire dagli schemi e diventare di tutti».
Quanti video ha già postato?
«Dall'estate scorsa, dunque una decina di mesi, ne ho pubblicati circa 200. Non dico che ne faccio uno al giorno, ma quasi».
E quelli di maggior successo quali sono stati?
«Sicuramente quelli di greco, sarà perché in giro ce ne sono pochi. Qualcuno nei commenti scherza dicendo che sto evocando antichi demoni, la cosa mi fa molto divertire. Il video in cui mi presento in latino ha avuto 200.000 visualizzazioni. È andato benissimo anche quello sul "perché possiamo dire che Achille e Patroclo erano amanti", tanti conoscevano "La canzone di Achille", romanzo di Madeline Miller. Sono contenta che si parli di tematiche LGBTQI, c'è in rete un grande movimento di orgoglio e di rispetto. Vorrei invece che aumentassero le visualizzazioni del post sulla maratona di Dante, mi piacerebbe che ognuno ne leggesse 60 secondi».
Ha individuato il suo target?
«Non ho dati esatti, ma penso che ci sia una parte di studenti giovani, dalle medie al liceo, poi ci sono gli universitari che mi inviano domande tecniche e raffinate. E anche diversi adulti».
Ci sono altri prof su TikTok?
«Certamente, direi che ce ne sono di due tipi: c’è chi produce contenuti attingendo da ciò che insegna, come nel mio caso. Altri invece hanno come contenuto la vita dei prof, alcuni sono molto simpatici».
Lei ha tante passioni, le vuole portare su TikTok?
«Per ora ho pubblicato solo due poesie, vorrei usare anche altri mezzi. Amo la poesia e mi piace diffonderla ad alta voce, anche se adesso gli eventi in pubblico sono un po' fermi. Abbiamo però celebrato su TikTok la Giornata mondiale della poesia il 21 marzo. Poi, parlando del mio amore per il francese, continuo a occuparmi dell'EsaBac. E c'è l'altra mia grande passione, il teatro. Diciamo che fare teatro in streaming non è la stessa cosa. Di recente ho visto finalmente uno spettacolo a Varese, "Dell'orror non v'è traccia" di Spazio Yak. Tornare a vivere il teatro è stato emozionante».
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