LA COMMEMORAZIONE
Varese, 25 aprile: «Grande risposta democratica»
In tanti al corteo per le vie della città. Cordì (Anpi Varese) sui Do.Ra.: «Provocazioni da un gruppuscolo nazifascista»
Partecipazione nutrita. Sentita. E un messaggio forte, che il sindaco di Varese, Davide Galimberti, ha sintetizzato in due parole: «Risposta democratica». Il 79esimo anniversario della Liberazione ha visto un corteo corposo sfilare per le vie del capoluogo. La commemorazione della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo ha visto il corteo partire da piazza San Vittore e arrivare a Palazzo Estense: sala strapiena, in molti non sono potuti entrare. Rocco Cordì, presidente di Anpi Varese, ha inaugurato la serie di interventi condannando «le provocazioni di un gruppuscolo nazifascista» con riferimento ai Do.Ra., presenti oggi in quattro cimiteri del Varesotto, appellandosi alla magistratura per far rispettare leggi e Costituzione che vietano «la ricostituzione del partito fascista sotto ogni forma». Cordì, come del resto, Galimberti, hanno evidenziato il dispiacere per come l’immagine della provincia di Varese venga intaccata, a livello di media, «da episodi isolati che non rappresentano la maggioranza». Mentre il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato: «Il 25 aprile è la festa di tutti».
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