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Vaccini, ecco il numero verde
Informazioni all’800-894545: si può già telefonare. Ma per prenotarsi c’è Internet. Da giovedì il via alle somministrazioni
Il numero verde è già attivo, chi vuole chiedere informazioni può farlo. Ma per prenotare il vaccino bisognerà aspettare domani, quando tutti i lombardi nati fino al 1941 (compreso) potranno accedere al portale Internet di Regione Lombardia e mettersi in coda.
L’obiettivo è quello di vaccinare 726mila ultraottantenni entro la fine di marzo, così da mettere in sicurezza la fascia di popolazione più a rischio, quella che soprattutto nella prima fase del contagio ha pagato il prezzo più caro.
Serve il telefonino
Il programma di Regione Lombardia è stato illustrati ieri, quando la giunta di Attilio Fontana ha distribuito un volantino con tutti i dettagli della “Fase 1 ter”. La “Fase uno” era stata la vaccinazione dei dipendenti delle Ats e delle Asst che la battaglia la stavano già combattendo al fronte, e quindi erano fortemente esposti al rischio di contagio. Con loro sono stati vaccinati anche gli ospiti delle case di riposo, per un totale di 210mila lombardi. La “Fase 1 bis” aveva poi riguardato gli over 55 con fragilità, altre 117mila persone. Con la “ter” si cambia dimensione, la campagna diventa davvero massiccia. Chi maneggia computer e smartphone può fare tutto da solo, per dare il proprio consenso e mettersi in lista bastano la tessera sanitaria e il numero di un telefono mobile (ma anche di un fisso). Chi si registra sul sito Internet riceverà sul telefonino il codice che sarà necessario per attivare la prenotazione, poi non dovrà fare altro che aspettare il messaggio (o la telefonata sul fisso) con cui l’Ats di riferimento indicherà il giorno, l’ora e il luogo in cui sarà somministrata la prima dose. Chi non ha dimestichezza con Internet potrà rivolgersi al medico di base oppure a una farmacia, ma la sostanza non cambia. In questa fase non è possibile cambiare data e luogo dell’appuntamento, ma Regione Lombardia distinguerà tra chi può muoversi e chi invece per qualsiasi motivo non può uscire di casa. I primi saranno invitati ad andare in ospedale o in una sede di Ats per ricevere il vaccino di Pfizer, che deve essere conservato in un congelatore; gli altri saranno raggiunti a casa dalle Unità speciali di continuità assistenziale, dai medici di base o dai medici dell’esercito, che somministreranno invece il vaccino di Moderna, che può essere più facilmente trasportato fino a domicilio dell’anziano che ne ha fatto richiesta.
Scorte permettendo
Regione Lombardia ha elaborato un piano articolato, che prevede una serie di passaggi successivi. Ieri è partita la campagna informativa, domani sarà possibile prenotare i vaccini. Giovedì inizieranno le somministrazioni, partendo dalle prime 18mila dosi. Quattro giorni di rodaggio, poi a partire da lunedì 22 inizierà la somministrazione di altre 54mila dosi, che diventeranno 108mila nella settimana dal primo marzo. Nelle settimane tra l’8 e il 15 e tra il 15 e il 22 marzo la campagna sarà a regime, con un totale di 138mila vaccinazioni a settimana. A partire dal 29 marzo saranno quindi distribuite le ultime 132mila dosi. Se Pfizer e Moderna rispetteranno i tempi delle forniture, entro la fine di marzo tutti gli ultraottantenni avranno ricevuto la prima dose del vaccino e preso l’appuntamento per la seconda.
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