IL DELITTO DI CASBENO
«Giustizia è fatta, ora sto bene»: la frase choc di Manfrinati
Il particolare è contenuto nell’ordinanza del gip Chionna che ha convalidato l’arresto per l’omicidio di Fabio Limido e il tentato omicidio di Lavinia Limido
«Giustizia è fatta, ora sto bene». Così ha dichiarato Marco Manfrinati davanti ai primi poliziotti della Volante accorsi lunedì in via Menotti dopo l'aggressione a coltellate alla sua ex moglie e al padre di lei. Il particolare è contenuto nell'ordinanza del gip Alessandro Chionna che ha convalidato l'arresto per l'omicidio di Fabio Limido, con l'aggravante dei motivi abietti, e il tentato omicidio, premeditato, di Lavinia Limido.
MASCHERINA E CAPPELLINO
Come riferito da alcuni testimoni, Manfrinati è arrivato a Casbeno con una mascherina chirurgica sul viso e un cappellino con visiera. Appena lo ha visto, lei si è spaventata ed è caduta a terra, dove è stata colpita da coltellate al viso e al collo. Poi l'intervento del padre con una mazza da golf: anche lui è caduto - raccontano i primi soccorritori - poi è stato aggredito.
«NON VOLEVO UCCIDERLA»
«Volevo farla ragionare, non volevo ucciderla», ha detto l'arrestato nell'interrogatorio col gip, cercando di ridimensionare i fatti. «L'ho colpita due, tre volte, poi ho detto 'che cazzo sto facendo...'». E riguardo al suocero: «Se lui non mi avesse raggiunto con la mazza da golf io non lo avrei colpito, e adesso era ancora vivo». Infine: «Quanto è avvenuto non è colpa mia, solo di parte. La colpa è di chi non ha saputo leggere le evidenze probatorie da circa due anni e mezzo».
PIANIFICAZIONE
Ma per il gip «Manfrinati ha agito con premeditazione a fini vendicativi» e «ha pianificato la sua azione ».
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