MAIN DRAW
Bellucci, notte australiana per sognare
Il castellanzese sfida il francese Bonzi a Melbourne dopo i tre successi nei match di qualificazione
Mattia Bellucci dopo aver tagliato lo storico traguardo della qualificazione nel main drawdegli Australian Open, nella notte in arrivo (all’una italiana di domani, martedì 17 gennaio) dovrà vedersela sul campo n. 15 di Flinders Park contro il 26enne francese Benjamin Bonzi (n. 50 ATP). Dodici anni dopo l’impresa del varesino Marco Crugnola, che a Melbourne fu sconfitto al primo turno dal forte ceco Thomas Berdych (allora n. 6 ATP), il 21enne talento di Castellanza (n. 153 ATP) ha dunque l’opportunità di giocarsi le sue chance contro il transalpino, tennista esperto nel pieno della carriera e finalista la scorsa settimana al torneo ATP 250 di Pune, in India.
IL PRONOSTICO
Sulla carta sembra un match chiuso ma in realtà non lo è per due motivi essenziali: il primo è che Mattia non ha nulla da perdere, giocherà quindi sciolto, senza “braccino”, perché il suo dovere l’ha già fatto e potrà godere della giornata divertendosi in campo. Il secondo motivo è prettamente tecnico: il cemento è la sua superficie preferita, esalta le sue qualità e soprattutto il suo servizio mancino davvero devastante, con prime palle di media oltre i 200 km/h.
L’OTTIMISMO DI BRIGO
Della possibilità di vittoria è convinto il direttore sportivo della MXP Academy di Casorate Sempione, Marco Brigo, dove Bellucci si allena: «Mattia è carico a mille ed entrerà in campo per vincere contro Bonzi. Sarà una partita interessante, fisica e lunga; comunque vada a finire servirà per la sua crescita in quanto è il test più importante della sua carriera e ci darà tante informazioni per il futuro». Il castellanzese, unico degli azzurri ad essere entrato nel tabellone principale attraverso le qualificazioni, raggiugendo così i vari Berrettini, Sinner, Musetti, Sonego e Fognini, non ha mai giocato al meglio dei cinque set.
IL PENSIERO DI CHIAPPINI
«L’incognita di questa partita - afferma il coach Fabio Chiappini, presente a Melbourne - è giocare al meglio di tre set su cinque, qualcosa che Mattia non ha mai vissuto in competizioni ufficiali, se non in allenamento. Il suo avversario, oltre ad averlo visto a Pune, l’abbiamo studiato sui video e abbiamo avuto un riscontro dagli altri italiani che ci hanno giocato contro e che ci hanno raccontato i suoi punti di forza e di debolezza. Bonzi è un giocatore molto solido, non è così esplosivo ma è un grande lottatore. In questi giorni, in preparazione al match, abbiamo cercato negli allenamenti di non modificare particolarmente lo stile di gioco e l’identità di Mattia ma di portare il suo gioco verso i suoi punti deboli dell’avversario con un piano tattico ad hoc». Non ci sono precedenti tra i due giocatori, ne vedremo sicuramente delle belle.
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