VIA BIFFI
Saronno, addio alle querce malate
Intervento reso necessario dalle condizioni delle tre piante che sorgevano n via Biffi, nei pressi di via Roma
Il Comune ha abbattuto tre alberi nelle vicinanze di via Roma: il drastico intervento, deciso dopo aver valutato tutte le possibili soluzioni alternative, è stato predisposto per tre querce che si trovavano in via Biffi, nelle vicinanze della palestra.
L’ente locale aveva peraltro svolto un’indagine su una serie di alberi presenti in via Novara, in corso Italia e appunto in via Biffi. Le piante di corso Italia (Bagolaro, Celtis australis) e via Novara (Picea abies) presentano una situazione che non richiede, per ora, interventi drastici (i bagolari), o sono in ottimo stato vegetativo (le essenze di via Novara). L’indagine visiva e i controlli condotti utilizzando un resistografo (un sistema ad hoc per misurarne e valutarne il deterioramento) sulle piante di via Biffi ne avevano invece purtroppo confermato lo stato di notevole ammaloramento, con conseguente rischio di caduta. Da tali verifiche è infatti emerso che il legno era marcito sino alla corteccia; c’erano poi nel tronco delle cavità ampie e profonde, con anche la presenza di funghi parassiti. Le tre piante erano pure risultate “problematiche” in relazione al fatto che il vicino terreno si è compattato a seguito di ricariche di terra. Nel contempo le auto in manovra e parcheggiate nel cortile hanno contribuito a un indurimento del terreno stesso. «L’agronomo incaricato ha confermato la necessità di abbattimento - spiega l’assessore all’ambiente, Franco Casali - e ovviamente valuteremo una piantumazione sostitutiva delle tre querce da disporre nella stagione di riposo vegetativo, individuando una “zona di rispetto” per le piante».
Da ricordare anche che stanno proseguendo i lavori per la riqualificazione dei vicini marciapiedi di via Roma, dove l’amministrazione del sindaco Augusto Airoldi ha mantenuto l’impegno di tutelare gli storici bagolari presenti. Il restyling della via del centro, come noto, era finito al centro di una lunga querelle dopo che la precedente amministrazione aveva annunciato il progetto di abbatterli per sostituirli con essenze con radici meno invasive.
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