VERSO LE ELEZIONI
Renzi scatenato a Varese: abbraccia Librandi e attacca tutti
II leader di Italia Viva: «Io mi candido per andare in Europa, altri no»
Brillante. Pungente. Quasi scatenato. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, si presenta all’appuntamento di Varese in vista delle prossime elezioni europee e conquista subito la scena. Alla Tana d’Orso di Mustonate affianca Gianfranco Librandi, l’imprenditore saronnese candidato alle Europee che ha organizzato l’evento. La “bandiera” scelta per le prossime elezioni europee è quella degli “Stati Uniti d’Europa”: sotto ci sono, oltre a Italia Viva, Radicali, Partito socialista, Più Europa, Italia c’è e Lib Dem.
L’ABBRACCIO E GLI ATTACCHI
Nella serata di lunedì 13 maggio, alla presenza della parlamentare varesina di Italia Viva, Maria Chiara Gadda, Renzi abbraccia Librandi, snocciola le proprie idee e attacca. In tanti nel suo mirino: dal premier Meloni al segretario del Pd Schlein, dall’ex alleato Calenda a Salvini e Tajani. Senza scordare il leader del Movimento 5 Stelle Conte. «Conte non si candida perché ha paura di non prendere i voti - il concetto ribadito durante la giornata di ieri da Renzi, che prima di arrivare a Varese aveva fatto tappa a Milano -. Si sarebbe tranquillamente candidato se avesse avuto la certezza di prendere voti. Siccome ha paura lui non si candida. Ma io che sono l’unico di tutta questa gente che si candida per andarci davvero in Europa, visto che Meloni, Tajani e Calenda non ci vanno, dico: 'quanta inutile retorica da parte degli altri’. Noi crediamo davvero negli Stati Uniti d’Europa, gli altri utilizzano le europee per contarsi» ha aggiunto Renzi.
LE STOCCATE A CONTE
E ancora: «Conte è quello che se ne accorge sempre dopo. Quello che non gli piace la riforma della Rai ma intanto l’ha usata. Quello che voleva cambiare tutte le regole del gioco ed è stato tre anni al governo e non ha cambiato niente se non fare un buco come una casa chiamato Reddito di cittadinanza o superbonus. Adesso - ha concluso Renzi - lui dice che non si devono candidare i leader. Ma che discorso è?».
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