LA PROTESTA
Lonate in ansia per Andrei. «E il sindaco non c’è»
Polemica sollevata dall’opposizione: c’è un ragazzino scomparso ed Elena Carraro si trova a Vicenza col vice Andrea Colombo per gli alpini
C’è un paese in ansia per Andrei, il tredicenne rumeno scomparso da giovedì 9 maggio e che non si riesce a trovare, e ci sono - l’attacco con tanto di foto arriva dall’opposizione di Uniti e Liberi - il sindaco Elena Carraro ed il vice Andrea Colombo fuori paese. Certamente – al di là degli impegni – una situazione che è parsa piuttosto sconveniente se si pensa che, nel momento in cui a Ferno scomparve il tredicenne Santosh, il sindaco Sarah Foti, e con lei tutta la giunta, furono presenti ed impegnati dal primo momento fino al suo ritrovamento.
Già qualche amarezza sull’impegno dell’amministrazione comunale è stato esternato proprio a “La Prealpina” dalla mamma di Andrei; ora è l’opposizione consiliare di Uel ad attaccare duramente. Prima con Melissa Derisi – ex assessore ai servizi sociali ma soprattutto oggi insegnante di Andrei in seconda media all’Istituto Carlo Carminati – che senza mezzi termini ha scritto «da Carraro non arriva nessuna parola per aiutare a tenere alta l’attenzione ne un minimo di conforto e di vicinanza ad una famiglia e a due genitori in sofferenza ed in grande pensiero per il loro figlio scomparso».
Poi con l’ex sindaco ed attuale capogruppo della lista civica di area centrosinistra Nadia Rosa. Con tanto di scatto che ritrae il sindaco Carraro ed il suo vice ed assessore alla cultura Colombo a Vicenza in occasione della novantacinquesima adunata nazionale degli alpini dal 10 al 12 maggio.
Scrive Rosa: «Il sindaco di Lonate in questi dodici mesi si è distinta nei selfie con il cappello di Babbo Natale, con la squadra di calcetto, con esponenti del suo partito, con vari esponenti delle forze dell’ordine ma essere primo cittadino di un paese significa fare altro ed essere sempre pronti».
Qui Rosa torna sulla questione del piccolo Andrei e su un silenzio fuori luogo dell’Amministrazione. E conclude: «Nelle ultime 48 ore non abbiamo sentito una sola parola del sindaco di sostegno, o almeno di preoccupazione per l’assenza di un ragazzo lonatese di 13 anni che non dà notizie di se da due giorni lasciando nell’ansia la sua famiglia, i suoi compagni di scuola, gli amici, la comunità della frazione di Sant’Antonino Ticino e di tutta Lonate». «E a Lonate non c’è nessuna autorità a disposizione in caso di necessità».
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