TRA LA GENTE
La Prealpina alla riscoperta dei rioni
Sul giornale di oggi, venerdì 12 luglio, la prima tappa a Borsano. Il territorio raccontato da chi lo conosce bene
Come cambiano la città, come chi ci abita percepisce il suo quartiere, quali sono le aspettative di chi lavora nella provincia di Varese e di che cosa avrebbero bisogno le famiglie, i giovani e gli anziani. È proprio quando credi di sapere già tutto che bisogna rimettersi in discussione, ripartendo da zero per riavvicinarsi alla gente e al territorio.
OLTRE UN SECOLO DI STORIA
La Prealpina è di casa a Busto Arsizio e in tutta la provincia di Varese dal 1888, per oltre 130 anni ha raccontato giorno per giorno quello che è successo in città e paesi. Chi meglio di un giornale locale conosce il suo territorio, le sue dinamiche, i suoi problemi e le sue potenzialità? Ma questa conoscenza non può mai essere data per scontata, perché il primo dovere di un giornale locale è quello di restare profondamente legato al suo territorio: e il primo dovere di un giornalista è quello di ascoltare questo territorio, e soprattutto la gente che ci vive. Perché solo in questo modo è possibile contribuire a quei processi che dovrebbero essere utili a migliorare le nostre città e in ultima istanza la nostra società.
Ecco perché La Prealpina ha deciso di tornare nei quartieri che conosce benissimo per raccontarli in diretta, a partire da quelli di Busto Arsizio. L’obiettivo della serie di inchieste che sarà inaugurata sul giornale di oggi è duplice: da una parte informare i nostri lettori su come si è trasformata la città più grande della provincia, raccontare cosa ne pensa chi ci vive e cosa si potrebbe fare per migliorare certi problemi vecchi e nuovi; dall’altra vogliamo dare voce direttamente ai cittadini, a chi ogni giorno vive le situazioni che vengono descritte nelle cronache. Non sarebbe la prima volta se la narrazione ufficiale, quella filtrata da una pubblica amministrazione, da un’associazione, dalle forze dell’ordine o da una parte politica, divergesse dal sentire della gente, cioè dei cittadini che non sempre hanno l’occasione per confrontarsi direttamente con chi prende decisioni che poi riguardano tutti nel quotidiano.
Il nostro viaggio inizia quindi oggi, venerdì 12 luglio, da Borsano, quartiere con oltre 6mila residenti che fino al lontano 1928 era un Comune a sé stante. Borsano è un quartiere che ha tante particolarità: deve fare i conti con l’ingombrante presenza dell’impianto ex Accam, ha un centro storico dove resistono solo un pugno di negozi, di fatto è l’ultimo lembo della provincia di Varese prima della grande Milano. Ma cosa ne pesa chi ci lavora? Quali sono le idee per il futuro? Quali progetti hanno residenti e commercianti?
ALMENO OTTO PUNTATE
Dopo Borsano La Prealpina sarà nell’ordine a Sacconago, Madonna Regina, Sant’Anna, Beata Giuliana: solo dopo ci si avvicinerà al centro con le inchieste su Sant’Edoardo, i Frati e la zona del centro storico. A ogni quartiere saranno dedicate due pagine sull’edizione cartacea, più approfondimenti sul sito web www.prealpina.it e una serie di contenuti multimediali che saranno veicolati sulle piattaforme social. Perché per capire i cambiamenti servono professionalità e competenze, ma anche nuovi strumenti.
L’obiettivo è quello di raccontare un quartiere ogni settimana, consapevoli che questo sarà solo l’inizio di un lungo percorso per portare La Prealpina a casa di ciascuno di voi.
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