IL CASO
Gallarate, via Curtatone: motoseghe in azione
Iniziato questa mattina, martedì 6 agosto, l’abbattimento degli alberi. Non si placa la protesta
È cominciato stamattina, martedì 6 agosto, il taglio del bosco di via Curtatone a Gallarate dove è prevista la costruzione delle nuove scuole per i quartieri di Cascinetta e Cajello nell’ambito del progetto Grow29.
La polizia locale era già sul posto di prima mattina, per impedire che i manifestanti del comitato “Salviamo gli alberi” entrassero nell’area verde per ostacolare l’abbattimento durante quello che ritengono il periodo della nidificazione, come avevano già fatto ieri, lunedì 5 agosto. E alle 9.30, le operazioni sono state temporaneamente sospese: gli agenti sono entrati nel bosco per accertare la presenza di un manifestante che avrebbe eluso il divieto.
«Comprendo che si dica che il progetto non si rimanda, ma cosa c’era di sbagliato nell’attendere la nidificazione? Cosa costava aspettare e rispettare le richieste dei cittadini?»: questo il commento dell’attivista Camilla Colombo.
Contro le operazioni in corso il comitato ha già presentato un esposto alla Procura della Repubblica e ora si riserva nuove azioni, anche sul piano legale.
Impossibile vedere dalla strada l’abbattimento, perché i lavori si stanno svolgendo nella parte di bosco più vicina alla ferrovia. Sul posto il consigliere comunale di opposizione Cesare Coppe. «Una forzatura sul piano normativo non attendere» dice. «Gli uffici hanno rimandato alla ferma volontà del sindaco di procedere. Questo accade per compiacere la sua necessità di fare un post su Instagram. Il rinvio era più che auspicabile. Ci si sarebbe dovuti sedere ad un tavolo e fornire risposte. Si dice: va fatto perché io ho deciso così. Che la città dipenda dalla volontà del singolo è sempre rischioso».
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