VERSO IL VOTO
Gallarate, l’outsider tra i due poli
A centrodestra e centrosinistra si aggiunge +Gallarate con Sonia Serati. Il dubbio 9.9
Con la presentazione di ieri di Sonia Serati, candidato sindaco di +Gallarate, il mosaico delle elezioni comunali prende sempre più forma.
Non è ancora definitivo il numero dei candidati a sindaco, però la prospettiva che si sta concretizzando per la consultazione di ottobre è ben delineata. Ovvero: centrodestra, centrosinistra, una novità alternativa che potrebbe essere la sorpresa della tornata come lo fu la lista civica La nostra Gallarate 9.9 nel 2016 che non ha deciso come posizionarsi, alcune proposte accessorie che gareggeranno al solito per strappare una percentuale che consenta almeno una presenza in consiglio comunale e al massimo potranno sfruttare l’occasione di un apparentamento all’eventuale ballottaggio.
La partita, almeno in apparenza, è tra i due poli. Dallo scorso autunno è ufficializzata la sfidante Margherita Silvestrini che, consigliere uscente dem, guida il centrosinistra (Pd, CèV, Azione, Psi, Europa Verde e Officina di cura urbana): qui ci sono candidata e programma ed è cominciato anche il tour dei rioni.
Manca la presentazione pubblica, però è assodato che lo sfidato sia l’uscente Andrea Cassani, a capo del centrodestra (Lega, FdI, FI e Centro popolare): qui è in corso la stesura della proposta amministrativa, nella seconda metà di giugno ci sarà il lancio ufficiale, di fatto la mobilitazione elettorale è in corso. Per Cassani ci sarà anche l’omonima lista nelle propria coalizione.
Poi c’è Serati. La quale chiede il voto per portare a Palazzo Borghi l’alternativa del centro liberale ed europeista rappresentato da +Gallarate. A lei, fallita l’idea di un terzo polo composito, il ruolo di terzo incomodo.
Mentre i 9.9 restano un dubbio: non possono più riproporsi come cinque anni fa, quindi continuano a cercare un’intesa con Obiettivo Comune. Si vedrà. Poi c’è l’avvocato Pietro Romano deciso a «scompaginare i blocchi» mettendo insieme una lista sotto la bandiera di ItalExit (il movimento lanciato dall’ex pentastellato Gianluigi Paragone).
Infine, il Pci: fallito il tentativo di presentare una proposta unica con Rifondazione, correrà da solo; Giuseppe Maffioli è il più accreditato per essere il candidato sindaco, anche se ultimamente il partito sta valutando altre figure.
Tenuto conto che di mezzo c’è l’estate, non è un azzardo ipotizzare che il grosso della posta se lo giocheranno Cassani e Silvestrini con l’outsider Serati lì a cercare di rovinare i piani di entrambi. Interessante sarà vedere se i 9.9 siano stati la meteora di un mandato oppure abbiano messo radici.
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