IL RICORDO
Chi era Mattia Vitali, l’amore per le moto e la famiglia
Era un pilota esperto: «Lo rendeva vivo». Tra la comunità di San Fermo pronta una raccolta fondi per sostenere la compagna e la figlia
È una comunità distrutta dal dolore quella di San Fermo, a Varese, e che in queste ore si sta riunendo per stare vicino a Tanya, la compagna di Mattia Vitali – morto questa mattina, mercoledì 24 luglio, in un incidente stradale –, e per farsi coraggio tra di loro, come solo una comunità unita come quella che si raduna intorno a piazza Spozio sa fare.
GLI AMICI E LA PASSIONE PER LE MOTO
«Solo poche settimane fa piangevamo un altro amico che è scomparso in Croazia e proprio Mattia si era dato da fare per riuscire a riportarlo a casa. Era un ragazzo generoso, disponibile e sempre pronto a darsi da fare per tutti e coinvolgente». Sui gradini del piazzale, gli amici ricordano quanto gli piacesse creare momenti di aggregazione nel quartiere. «Amava grigliare e capitava che andasse a casa a prendere la griglia per accenderla in piazza e mangiare tutti insieme. Una volta ha improvvisato anche una spaghettata». Lo stesso spirito di condivisione con cui aveva fondato Bikers Varese, la comunità di appassionati di moto con cui organizzava raduni e giri sulle due ruote. Mattia amava le moto ed era anche un pilota esperto. «Non vedeva strade ma piste. Era un maestro, attentissimo in sella, e aveva occhi di falco che gli permettevano di vedere un ostacolo ancora prima di arrivarci – ricorda Momo –. Se non conosceva una strada non azzardava mai. La moto era la sua seconda passione, dopo la famiglia. Diceva sempre che non avrebbe mai potuto vivere senza la moto, lo rendeva vivo».
LA FAMIGLIA
C’era solo un’altra cosa che lo rendeva felice e lo riempiva di gioia: la famiglia. «Prima di diventare papà era una testa calda – dicono sorridendo –, ma poi era cambiato completamente. Amava sua figlia e l’ultimo ricordo che abbiamo di lui è proprio di qualche sera fa, qui con la sua piccola. Lavora da quando aveva 16 anni e finalmente era riuscito, da pochissimo, a prendere una casa col giardino». Era lui che provvedeva alla compagna e alla bambina e il pensiero ora va a loro. «Siamo tutti intorno a lei e alla piccola, che ancora non sa niente. Siamo preoccupati per come potranno andare avanti, anche economicamente». L’idea degli amici di San Fermo è di organizzare una raccolta fondi per provvedere alle loro spese, «perché loro erano tutto il mondo di Mattia e da oggi saranno un po’ anche il nostro. Lui lo avrebbe voluto e lo avrebbe fatto per chiunque di noi».
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