VERSO LE ELEZIONI
Busto, Forza Italia spaccata in due
Farioli: «Nessun tatticismo. Col centrosinistra uniti da Draghi»
Un dibattito «intenso e franco», un dialogo che ha messo a confronto due anime di Forza Italia, quella che opta per un centrodestra reale, che unisca il partito, come oggi accade a Busto Arsizio, con FdI, Lega e altre formazioni moderate, e quella che appare più prossima «a un governo Draghi in piccolo», tendendo la mano, non ai Cinque Stelle e al Pd ma almeno a Italia viva.
Discussione su Zoom
Martedì sera gli azzurri bustesi si sono confrontati su Zoom. Una serata non facile, perché le dimissioni date da Gigi Farioli qualche ora prima hanno influito non poco sui vari interventi. Francesca Tallarida, responsabile di Azione Donna, ha confermato di volersi chiamare fuori dai giochi e di non ricandidarsi. Il consigliere Orazio Tallarida e l’assessore Laura Rogora hanno manifestato la volontà di schierarsi con Emanuele Antonelli, il sindaco che aspira al secondo mandato con la casacca di Fratelli d’Italia (partito che a Roma resta all’opposizione del governo “di unità nazionale”.
La discussione è tornata sulle liste: dove candidarsi? E poi: perché si finisce per trovarsi accanto nomi di transfughi usciti da FI e poi rientrati? Chi desidera essere eletto in consiglio comunale sta cercando di fare bene i conti, questione di strategie.
Farioli, che di Forza Italia è commissario, non forza la mano. Ripete di voler arrivare a una scelta condivisa. «Chi parla di tatticismi sbaglia – dice – Si discute di contenuti, di visione, di rapporti. Chi fa tattica sta al suo posto e contratta. Qui è in gioco qualcosa che va al di sopra degli stili delle singole persone e non ne prescinde. Capisco le preoccupazioni di alcuni, capisco chi chiede di essere inserito in una lista piuttosto che un’altra ma non mi fermerei sui desiderata di ciascuno. Dobbiamo trovare una sintesi. Ci sentiremo ancora dopo l’incontro di giovedì 15 luglio - oggi ndr - . con le altre forze moderate».
Rogora e Tallarida non vogliono lasciare Antonelli e lei pare pronto a schierarsi contro di lui: mica facile trovare la quadra: «Laura e Orazio si sono comportati correttamente manifestando le loro impressioni. Sono scettici su altre aperture - risponde Farioli - Io però credo che non si debba parlare di una lista o di un’altra, ma di criteri di etica e moralità politica. Legittimo voler continuare con il sindaco Antonelli, diverso essere in una lista di Forza Italia oppure no. Gli uscenti di FI hanno il diritto assoluto di essere ricandidati anche in posizioni di privilegio».
Dopo le dimissioni Farioli si sente più libero, presto scopriremo quali passi intenda compiere.
Dialogo con Italia viva
«Sulla chat provinciale - ribadisce Farioli - ho ricevuto ampie manifestazioni di sostegno e l’invito a continuare su questa strada». Che ruolo ha Italia viva? «Al momento nessuno. Non ho mai negato rapporti e approfondimenti. Il progetto che mi ha proposto con il mondo del riformismo lombardo e non solo, simile a quanto viene promosso a Milano e altrove, alternativo a Pd e sovranismo, si sposa con la volontà di Forza Italia di rappresentare le istanze del Partito popolare europeo. Siamo lontani da Pd, 5S e posizioni sovraniste estreme. Siamo per una ripresa post pandemia che sia green e guardi al centro. Siamo su due sponde del fiume: una di centrodestra e una di centrosinistra, ma ci uniscono la libertà e i diritti della nuova Europa. Ci unisce Draghi».
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