ESTATE IN SICUREZZA
Attenzione ai tuffi: «Nei laghi un po' di prudenza»
Da Ats Insubria all’Autorità di Bacino del lago Ceresio, molti i richiami per comportamenti sicuri lungo i bacini del Varesotto
Pubblicato anche quest'anno, sia in italiano che in inglese, il vademecum dell’Autorità di Bacino rivolto a chi sceglie il lago Ceresio per trascorrere una giornata di tuffi e relax. Grazie a una serie di regole e consigli fondamentali sarà possibile godersi il lago in totale sicurezza.
« È importante non sottovalutare i rischi associati alla balneazione in acque lacustri – spiega il Presidente dell’Autorità di bacino lacuale del Ceresio, Piano e Ghirla, Massimo Mastromarino – l'acqua dolce dei laghi è meno densa di quella salata, rendendo più difficile mantenere il corpo a galla, un aspetto da tenere ben presente quando ci si immerge».
Tra le regole principali, importantissimo consultare le segnalazioni locali, ascoltare il proprio corpo e dare il giusto tempo alla digestione prima di entrare in acqua. E ancora: utilizzare calzature adeguate al fine di evitare di ferirsi; prestare attenzione ai mulinelli che possono formarsi nel lago; fare sempre il bagno in compagnia; evitare lunghe distanze in solitaria; non allontanarsi dalla zona di sicurezza e usare materassini e gonfiabili con prudenza.
Oltre a promuovere le buone prassi per il bagno nel lago, da diversi anni lungo molti bacini delle nostre zone è presente un servizio di controllo e salvataggio dei cani bagnino, in collaborazione con Società Italiana Cani Salvataggio. Grazie a questa sinergia, le motovedette di Regione Lombardia perlustrano il territorio accompagnate dagli amici a quattro zampe, intervenendo in caso di emergenza.
Anche Ats Insubria richiama alla massima attenzione, invitando i bagnanti a immergersi solo se sanno nuotare bene e sono ben allenati. Dalla direzione dell’agenzia invitano anche a «evitare la pratica dei tuffi, soprattutto dopo una lunga esposizione al sole, o comunque se si è troppo sudati: immergersi repentinamente può provocare crampi muscolari e shock termici, mentre tuffarsi da altezze o in acque torbide creano rischio di traumi».
Ats Insubria ricorda, inoltre, che i fiumi sul territorio di competenza non sono balneabili, oltre al fatto che «le forti correnti e la temperatura dell'acqua, che si differenzia fortemente da quella del nostro corpo, rappresentano un serio pericolo da non sottovalutare».
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