SECONDO GRADO
Piazza Pulita: assolto l’ex sindaco legnanese Fratus
La sentenza d’Appello: assoluzione anche per il suo vice Cozzi e per l’ex assessore Lazzarini. Tutti erano accusati di turbativa d’asta, Fratus rispondeva anche di corruzione elettorale
Oggi i giudici della seconda Corte d’Appello di Milano hanno spazzato via la sentenza con cui il Tribunale di Busto Arsizio aveva condannato in primo grado l’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, il suo vice Maurizio Cozzi e l’ex assessore alle Opere pubbliche Chiara Lazzarini nell’ambito dell’inchiesta Piazza Pulita coordinata dal pm bustocco Nadia Calcaterra. Tutti assolti, dunque, gli imputati. Sia dai quattro i capi d’imputazioni relativi ad altrettante presunte turbative d’asta contestate, a vario titolo, ai tre ex amministratori, arrestati non senza clamore il 16 maggio del 2019, sia, nel caso del solo Fratus, dall’ipotesi di corruzione elettorale per la vicenda del voto di scambio che il candidato sindaco del centrodestra avrebbe stretto un accordo in sede di ballottaggio con Luciano Guidi, a sua volta candidato sindaco di Alternativa Popolare e Lista Civica - Giovani Popolari, al primo turno delle elezioni amministrative di Legnano nel 2017. In primo grado, il giudice del Tribunale di Busto Arsizio Daniela Frattini con la sentenza emessa il 20 aprile del 2020, in pieno lockdown causa pandemia, aveva inflitto due anni e due mesi di carcere a Fratus, due a Cozzi e un anno e tre mesi a Chiara Lazzarini.
In merito è intervenuto il Consigliere regionale della Lega Silvia Scurati: «Sono felice per l’assoluzione in appello dell’ex Sindaco Fratus, una persona perbene e soprattutto un amico sul quale io, come tanti altri, non abbiamo mai avuto dubbi. Un’ottima notizia che conferma però, ancora una volta, la strumentalizzazione di certe inchieste che hanno rovinato per anni carriere politiche e avuto la conseguenza di far cadere l’amministrazione, quella leghista di Fratus, del Comune di Legnano». Conclude Scurati: «Per fortuna il tempo è galantuomo, ma qualcuno dovrebbe chiedere scusa».
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