LA MALATTIA
L’impegno di Busto contro l’anoressia
L’appello di un papà: capiamo i nostri figli. Il ricordo di un’amica che non c’è più e i passi avanti per la creazione di una struttura in città
Anoressia. Una tragedia. Un “mostro” da affrontare innanzitutto cercando aiuto. A Busto Arsizio si stanno compiendo sforzi importanti per creare una struttura adeguata in città. Ne parla un papà che sta vivendo in prima persona la tremenda sfida con l’ anoressia. «Pochi giorni fa - racconta - è morta una ragazza di 17 anni di Lissone, era amata, aveva tantissimi amici, ma si sentiva sola. Lo dobbiamo anche a lei».
L’ASSOCIAZIONE ANANKE
Papà Ennio è uno dei responsabili dell’associazione Ananke che, a Busto Arsizio, si batte per portare alla ribalta il grave problema dei disturbi alimentari che ogni anno colpiscono sempre più famiglie e ragazzi sempre più giovani. E che punta, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, alla creazione di un centro ad hoc sul territorio cittadino. Tante le iniziative di Ananke, che domani sarà a Milano per uno spettacolo teatrale ma che punta anche a portare a Busto una mostra itinerante e a sensibilizzare giovani e famiglie sulla battaglia da combattere contro una delle tipologie di malattia più tipiche del terzo millennio e aggravata dalla pandemia.
«AMMETTERE IL PROBLEMA»
A volte si preferisce non vedere - aggiunge papà Ennio -, io all’inizio ero molto spaventato. Non riuscivo a credere che questa malattia avesse colpito la nostra famiglia. Il consiglio che do ai genitori è quello di cercare di capire cosa sta succedendo alla propria figlia o figlio. E cercare aiuto. Bisogna ammettere che qualcosa non va».
Ampio servizio sulla Prealpina di oggi, lunedì 13 marzo
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