INCIVILTA’
Il lungolago di Angera sfregiato dai rifiuti
Sacchi, bottiglie e bicchieri sul lungolago amato dai turisti
Inciviltà e maleducazione producono degrado. E Angera, così come tutti gli altri centri abitati, non fa eccezione: tanto che l’amministrazione comunale denuncia l’inciviltà di chi abbandona sacchetti di rifiuti domestici, bottigliette e bicchieri sul lungolago, e di chi addirittura svuota i cestini lasciando il contenuto per terra sporcando quella che è una delle passeggiate più conosciute da turisti e non del Verbano.
MOTIVAZIONI E RIMEDI
«Per scherzo o per stupidità non sta a noi dirlo», afferma Milo Manica, assessore all’ambiente e vicesindaco della città sotto la Rocca. «Quel che possiamo affermare è che continueremo con la sensibilizzazione degli alunni delle scuole e nei luoghi di aggregazione, insisteremo con il percorso plasticfree, cioè il progetto di usare solo bicchieri e contenitori non di plastica, e chiedendo collaborazione alla convenzione rifiuti di Sesto Calende. Tutte azioni che possono sembrare vane di fronte a tanta inciviltà, ma che in realtà hanno la capacità di creare cultura ambientale ed educazione civica». Per tamponare la deriva maleducata e in attesa che la società di domani diventi più rispettosa dell’ambiente e dei luoghi pubblici di quella odierna, il Comune ha anche messo in campo nuovi strumenti per la gestione dei rifiuti: infatti, sono stati appena installati 32 nuovi cestini a cui se ne aggiungeranno altri 10 nelle prossime settimane. In questo modo la capacità totale di stoccaggio è stata pressoché raddoppiata, incrementando di 2.400 litri il volume di immondizia che può essere raccolta con i nuovi contenitori. Nel frattempo sono stati aumentati i passaggi di svuotamento, con un raddoppio per il periodo estivo; l’impresa affidataria, infatti, invece di svuotare i bidoni due volte alla settimana lo farà quattro volte.
OCCHI ELETTRONICI
«Il Comune da tempo sta lavorando anche al regolamento sulla videosorveglianza per poter installare finalmente anche le fototrappole nei punti di abbandono dei rifiuti noti sul territorio», ha specificato Manica. «Questo permetterà di individuare più facilmente i furbetti, o gli incivili, e poterli sanzionare». Se nella zona centrale della città le persone che non rispettano le regole sono sotto gli occhi di tutti, è più difficile, infatti, trovare chi sporca nelle periferie: come riferito dall’amministrazione anche il cimitero di Capronno e gli spazi pubblici di Bruschera e di Barzola sono luoghi dove sacchetti e sporcizia vengono abbandonati. Insomma, una città che è anche ad alta vocazione turistica non può subire da chi la visita e da chi la abita un trattamento del genere che lascia in tutti l’amaro in bocca. «Gli sforzi però nulla possono contro l’inciviltà di pochi cittadini e di turisti che abitualmente riversano i propri rifiuti domestici», dice l’assessore. Nella speranza che i nuovi bidoni siano di aiuto.
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