UN SECOLO SOTT’ACQUA
“Ananas” della Grande Guerra, spunta dal lago Maggiore
La bomba, ancora funzionante, trovata da un sub tedesco. La spiaggia è stata presidiata tutta la notte dai carabinieri e l’ordigno è stato fatto brillare
Il sub tedesco che s’è immerso martedì 13 agosto nelle acque del lago Maggiore, in località Ronco delle Monache, non si aspettava sicuramente di trovare una bomba a mano sul fondale. E la sorpresa è stata ancora maggiore quando, una volta arrivati in spiaggia i carabinieri, è emerso che l’ordigno risaliva al primo conflitto mondiale. Ed era ancora funzionante. La bomba - che, è stato poi accertato, era stata prodotta più di un secolo fa, all’epoca della Grande Guerra - è stata quindi fatta brillare ieri mattina, verso le sette, dagli artificieri dell’Arma, arrivati a Maccagno da Milano. E il boato, sentito chiaramente nella fascia rivierasca a nord del paese, in direzione della Svizzera, ha suscitato la curiosità di residenti e turisti.
IL RITROVAMENTO
L’allarme è scattato nel pomeriggio di due giorni fa nella spiaggia al di sotto della strada statale 394. Una famiglia di turisti tedeschi si era fermata per fare un bagno e uno di loro ha indossato maschera e boccaglio per andare alla scoperta dei fondali del Verbano. Sbirciando sott’acqua, il sub si è trovato tra le mani una bomba “ananas”, l’ha presa e - non capendo forse, a causa della melma che lo ricopriva, di avere a che fare con un vero ordigno - l’ha portata a riva. Ma quando ha realizzato di non aver trovato un giocattolo ha iniziato a preoccuparsi. Ha quindi chiamato il 112 e sul posto sono accorsi i militari della Compagnia di Luino dell’Arma, che hanno immediatamente transennato l’area per evitare che qualche curioso si avvicinasse. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Ivan Vargiu.
LA BONIFICA
La zona è stata presidiata tutta la notte dalle pattuglie dei carabinieri, in attesa dell’arrivo degli specialisti dal capoluogo lombardo. I quali all’alba di ieri hanno iniziato le operazioni di bonifica. E, dopo aver messo in sicurezza la zona, hanno fatto brillare il residuato bellico che, nonostante fosse rimasto in acqua per oltre un secolo, evidentemente era ancora in grado di esplodere. E quindi anche di far male a chi, semplice bagnante o subacqueo in cerca di reperti, l’avesse maneggiata accidentalmente. Gli artificieri hanno poi ispezionato tutta la zona del Ronco delle Monache, senza trovare altri residuati bellici. Un esito che ha evidentemente tranquillizzato la famiglia che aveva fatto la scoperta: ieri sera i turisti erano ancora lì, accampati nel parcheggio vicino alla spiaggia.
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