LA POLEMICA
Aerei fuori rotta: «Sorvoli da paura»
Il sindaco Cassani lancia l’allarme e annuncia una lettera a Enac. «Non siamo visionari»
Sorvoli «da paura» sopra Casorate Sempione e Arsago Seprio, i sindaci scrivono all’Enac per chiedere «accorgimenti» rispetto alle rotte degli aerei: «Sarà anche tutto regolare, ma il disagio delle popolazioni dei nostri Comuni merita delle risposte».
È la sintesi di Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione, alla luce dei grafici ottenuti dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, due giorni qualunque del mese di ottobre di tracciati radar rilevati dalla torre di controllo di Malpensa, che il primo cittadino aveva richiesto all’ultima riunione della commissione aeroportuale.
«Dati ufficiali che dipingono uno scenario da paura, che conferma in toto quanto da noi dichiarato in tutte le sedi - sottolinea Cassani - altro che visionari, piangioni, esagerati, come ci hanno definito, e qualcuno ci ha anche accusato di essere solo in cerca di soldi. I tracciati parlano chiaro: a Casorate, Arsago e anche nella parte bassa di Somma la situazione è preoccupante».
La ricostruzione grafica delle effettive rotte di sorvolo seguite dagli aerei effettivamente parla da sola. Rispetto a quella che dovrebbe essere la SID, la rotta standard che viene prescritta agli aeromobili in decollo da Malpensa (e che dovrebbe passare lontano dai centri abitati dei paesi dell’intorno), i tracciati reali seguiti dai velivoli sono decisamente meno uniformi.
«Se dall’osservazione empirica io gli aerei che passano sopra il paese li vedo, grafici alla mano i tracciati praticamente coprono tutta Casorate a quota bassa di sorvolo, parliamo di circa 200 metri sopra le nostre teste, nella maggior parte dei casi», fa notare il sindaco Dimitri Cassani
Così il primo cittadino di Casorate, in accordo con il suo collega di Arsago Claudio Montagnoli, ha intenzione di prendere carta e penna e scrivere ad Enac, per capire «se ritengono questo scenario accettabile, visto che le SID sono studiate appositamente per tagliare fuori gli aeromobili dai centri abitati ma poi in funzione della tolleranza dei sistemi di navigazione gli aerei vanno un po’ dove vogliono», ma soprattutto per invocare «accorgimenti che facciano sì che gli aerei non sorvolino i paesi oppure lo facciano ad una quota più alta».
Perché se anche, come ribadiscono gli enti preposti «da un punto di vista normativo fosse tutto regolare, pensiamo che si debba considerare anche la qualità della vita delle popolazioni residenti e il diritto delle persone a vivere dignitosamente».
Pertanto i sindaci chiedono «maggior equilibrio e risposte rispetto al problema della vivibilità del territorio attorno a Malpensa».
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