ACCUSATO DI VIOLENZA
Abusava delle pazienti, medico varesino di nuovo ai domiciliari
Sarebbero almeno sette le donne finite nella trappola del 41enne che prestava servizio di guardia medica
Un medico di guardia medica residente a Varese, accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti delle giovani pazienti che visitava, è finito nuovamente agli arresti domiciliari. È stato definito «un violentatore seriale privo di freni inibitori per via del numero delle vittime che da quattro sono salite a sette, anche se i sospetti fanno ipotizzare a un numero ben maggiore.
SONO SETTE LE PRESUNTE VITTIME
Il medico, 41 anni, originario del Camerun ma residente a Varese, questa mattina, lunedì 18 marzo, si è visto notificare un secondo provvedimento firmato dal giudice per le indagini preliminari di Milano, Cristian Mariani, che ha accolto la richiesta della pubblico ministero Alessia Menegazzo, titolare delle indagini assieme ai colleghi di Lodi.
Lo scorso 24 novembre il gip lodigiano Giuseppe Pighi aveva emesso una prima ordinanza ma ora, dopo altri accertamenti che hanno per altro radicato la competenza nel capoluogo lombardo, i casi sono saliti a sette.
AVREBBE ABUSATO DELLA PROFESSIONE MEDICA
Il 41enne, secondo la ricostruzione, oltre a rispondere di falso per aver alterato i certificati medici, avrebbe abusato pesantemente delle donne che si presentavano per esempio, con sintomi influenzali, o con pressione alta e tachicardia, o ancora con dolori all’addome: con la scusa di visitarle avrebbe fatto tutt’altro, «utilizzando metodi fraudolenti e repentini per superare la loro resistenza, «con abuso della professione medica.
Gli episodi contestati vanno dall’ottobre 2022 all’ottobre dell’anno scorso, anche se si ipotizza avesse già agitò durante il Covid, in tre diversi ambulatori del servizio di continuità assistenziale di San Giuliano Milanese, San Donato Milanese e di Milano e in un caso presso il domicilio di una delle ragazze.
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