VELOCITÀ IN CALO
Strade più sicure. Grazie ai Velo Ok
I primi dati sull’effetto della nuove installazioni sono positivi. Progetto “Patenti grigie”
L’installazione dei Velo Ok, i barattoloni arancioni con autovelox a sorpresa, è stata la novità più visibile di sicurezza stradale degli ultimi mesi. Funzioneranno o no? Sono un disincentivo per chi corre? Chiaramente per i dati varesini bisognerà attendere ancora qualche mese ma nel frattempo, ieri, martedì 13, durante un convegno sulla sicurezza stradale organizzato a Palazzo Estense, sono stati esposti alcuni risultati incoraggianti: «Secondo le nostre rilevazioni - ha detto Paolo Goglio, presidente di NoiSicuri project – prima di installare questo tipo di strumento, il 60% degli automobilisti superava i limiti consentiti. In seguito al posizionamento dei VeloOk, invece, due su tre di questi trasgressori è rientrato nei limiti e la velocità media di passaggio in zona urbana è passata da 55 a 43 chilometri orari». Insomma, quando si vede arancione, si rallenta anche se «nella maggioranza dei casi, lì dentro, il radar non c’è. Durerà nel tempo? Si vedrà».
Intanto, sempre ieri, è stato annunciato un altro progetto che partirà a breve in città, stavolta rivolto alle cosiddette “patenti grigie”. «Avvieremo dei momenti di confronto - ha detto Ugo Terracciano, presidente della fondazione Asaps – in cui parleremo di psicologia del traffico, rivolgendoci principalmente agli anziani alla guida. Si tratta di un problema sottovalutato poiché l’età media tende ad alzarsi ma, allo stesso tempo, vi è molta resistenza ad abbandonare la patente in età avanzata. D’altronde è comprensibile, poter guidare vuol dire essere ancora indipendenti, eppure è importante che le famiglie e i medici che decidono di rinnovare o meno la patente a un ultra-settantenne, siano sensibilizzati sul tema della sicurezza stradale in tarda età». Anche se, come viene dimostrato tutto i giorni sulle strade, certi comportamenti scorretti e pericolosissimi, non hanno età.
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