PAUL HARRIS FELLOW
«Un giornale ricco di valori»
All’editore di Prealpina Daniela Bramati il prestigioso riconoscimento del Rotary International per 127 anni di “passione e vicinanza al territorio”

Una storia lunga 127 anni, che ha portato il quotidiano La Prealpina in edicola dal 2 dicembre 1888, a raccontare la realtà del Varesotto, ma anche dell’Alto Milanese, del Vco e del Novarese, a decine di migliaia di affezionati lettori. Una storia che parla di passione e di vicinanza al territorio, tanto da aver reso il giornale un brand riconosciuto.
Sono queste alcune delle motivazioni che hanno portato La Prealpina a ricevere la massima onorificenza del Rotary International, il premio “Paul Harris Fellow”, conferito dal club rotariano Sesto Calende-Angera all’editore Daniela Bramati, che ha ritirato il riconoscimento insieme al direttore di Prochemi Davide Ferrario . «Questo riconoscimento viene assegnato a persone o realtà che hanno un radicato e valido significato storico nel nostro territorio, e portano avanti dei valori in cui tutti noi ci riconosciamo» , ha spiegato il presidente Fabio Bruno. «In questo caso La Prealpina è un po’ lo specchio di quello che siamo sempre stati noi, ha attraversato la nostra vita e i nostri giorni attraverso la cronaca, informando e facendo pensare. Abbiamo ritenuto per questo, per la validità editoriale e per il fatto che la famiglia si riconosce nel progetto portato avanti da Roberto Ferrario, di premiare questa realtà, interprete per noi di valori umani importantissimi».
Il “Paul Harris Fellow” è stato conferito a Daniela Bramati -si legge nell’attestato- «in segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una miglior comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra popoli di tutto il mondo».
Un legame emotivo che si è unito a un percorso imprenditoriale coraggioso per realizzare il sogno di Roberto Ferrario e vincere una scommessa in un periodo economico non facile: realizzare un giornale indipendente e un centro stampa in grado di stampare anche per conto terzi. «In un anno, dal 2010 al 2011, con investimenti e tanto impegno, abbiamo trasformato un vecchio capannone in un’azienda moderna - ha spiegato Davide Ferrario nel suo intervento - Il sogno di mio papà è stato coraggioso ma anche proficuo».
La serata di premiazione, all’hotel Villa Borghi, è stata anche l’occasione per conoscere la realtà diPrealpina, che non è solo il giornale ma un “mondo”, una vera e propria holding, illustrata dall’intervento dell’editore. Passati gli anni, i layout, i formati, resta l’intenzione di mantenere un prodotto vicino al lettore: «Abbiamo inserito nuovi spazi dedicati a loro, per raccontare il territorio e i suoi protagonisti», ha sottolineato Bramati. Un passato ricco di storia con attenzione al presente e una “vision” proiettata nel futuro, nello sviluppo anche delle risorse web, che avanzano con serietà, senza seguire le “mode” del momento.
Tra gli interventi della serata, anche quello di una firma “storica” del quotidiano, il giornalista Gianni Spartà: «La vera ricchezza di Prealpina è l’autorevolezza del brand: chi non ce l’ha soffre, chi invece come Prealpina lo ha conquistato nel tempo, va avanti. Ovunque si vada, anche nelle trasmissioni televisive nazionali, si viene accolti come lo storico quotidiano di Varese».
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