Consip
Scontro su Consip, opposizioni e Mdp a Pd: il caso non è chiuso
Domani mozioni in Senato. Orfini: "Meccanismi quasi eversivi contro Renzi"

Roma, 19 giu. (askanews) - Le opposizioni non mollano l'assedio
al Pd sul caso Consip, ma i Dem considerano chiusa la vicenda e,
anzi, con il presidente Matteo Orfini, passano al contrattacco.
"C'è un'indagine in corso che sta rivelando sorprese, con
meccanismi quasi eversivi, con pezzi di apparati dello Stato che
falsificano le prove per cercare di fare arrestare il padre
dell'ex premier, una roba abbastanza enorme di cui si parla
poco", ha denunciato oggi Orfini. Assicurando che "io credo a
Lotti, sono sicuro della sua buona fede".
Domani il caso arriva al Senato, con una serie di mozioni, ed è
facile prevedere uno scontro acceso. Le dimissioni del presidente
Luigi Ferrara e dell'altro membro del cda della società
controllata dal Tesoro Marialaura Ferrigno hanno provocato la
decadenza dell'intero consiglio di amministrazione. Per questo,
secondo il Pd, le mozioni a Palazzo Madama (compresa la propria
per il rinnovo dei vertici) sono da considerarsi "superate". "A
nostro giudizio le mozioni sulla Consip previste domani in Senato
non hanno più molto senso", spiega il senatore renziano Andrea
Marcucci, che poi attacca il Movimento 5 stelle. "Si è già votata
- ricorda - una mozione di sfiducia contro il ministro Lotti e
l'aula l'ha sonoramente bocciata. E da allora non sono emersi
fatti nuovi. I Cinque Stelle continuano con il loro incredibile
garantismo a fasi alterne". Questa è la linea del Pd, che domani
chiederà quindi di non tenere la discussione, nella convinzione
che "è solo un attacco politico contro Lotti", spiega una fonte
Dem.
Ma la decisione spetterà al presidente del Senato Pietro Grasso,
che ha annunciato che "si discuterà in aula". Anche perchè le
varie mozioni, compresa quella del Pd, sono state modificate,
proprio tenendo presenti le novità rappresentate dalle
dimissioni. E su Grasso le opposizioni vanno in pressing. "Non è
tollerabile - accusano i capigruppo M5s di Camera e Senato
Roberto Fico e Carlo Martelli - che Pd e governo scarichino l'Ad
Consip, Luigi Marroni, accusatore del ministro dello Sport, nel
tentativo di evitare la votazione a Palazzo Madama sulla
rimozione dei vertici Consip, e mantengano però la poltrona
dell'accusato e braccio destro di Matteo Renzi, coinvolto nella
vicenda giudiziaria. Luca Lotti dovrebbe avere la decenda di
dimettersi immediatamente". Sulla stessa linea Mdp che ha
depositato una mozione in cui si chiede anche di "valutare la
sospensione delle deleghe al ministro dello Sport Luca Lotti fino
al chiarimento della vicenda che lo vede coinvolto".
E se Gaetano Quagliariello, autore di una delle mozioni, parla di
"una commedia degli equivoci che ha fatto esplodere le
contraddizioni del Pd" percui ora "un dibattito parlamentare
sarebbe utile per fare chiarezza", Forza Italia, con Maurizio
Gasparri, chiede di discutere le mozioni senza "nessuna
esitazione" anche perchè "non si capiscono le preoccupazioni del
presidente Grasso che non si dice certo del calendario dei lavori
d'Aula". Una mozione, oggi, è stata presentata anche dalla Lega
che chiede "chiarezza" all'esecutivo.
Ma la vicenda Consip non è l'unica che, nelle prossime ore,
potrebbe mettere il Pd sulla graticola, esposto al fuoco
incrociato delle opposizioni. Alla Camera, tra domani e
mercoledì, arriverà anche la proposta di istituzione di una
commissione di inchiesta sul sistema bancario, già approvata dal
Senato. "Il contenuto delle nuove intercettazioni telefoniche,
pubblicate dalla stampa, tra il padre della sottosegretaria alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, e l'ex
direttore generale di Veneto Banca, evidenzia ancora una volta la
necessità che il Parlamento faccia chiarezza sulle vicende che
hanno coinvolto Banca Etruria", attaccano i deputati di
Alternativa Libera Massimo Artini e Samuele Segoni. Ma ancora
Orfini assicura che "sicuramente la Boschi, nella sua funzione di
governo, non è intervenuta a sostegno dei vertici di Banca
Etruria, come dimostrano gli atti di governo".
La proposta dovrebbe avere il via libera definitivo. "Anche se
ormai - fa notare un esponente Dem - tra costituirla e avviare i
lavori, contando la pausa estiva e quella di Natale, prima della
fine della legislatura c'è veramente poco tempo".
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