Scontro fra due generazioni
Merlino contro Mulas: tra il sindaco uscente - che tenta la decima nomina - e l‘avversario, ci sono 53 anni di differenza. È anche una sfida Sicilia-Sardegna
Nel paese sotto il colle di San Martino, noto per i fossili marini del Triassico unici al mondo e per la statuetta miracolosa di San Giovanni Battista, donata dalla regina Teodolinda per l’ospitalità ricevuta e conservata nella parrocchiale, si va delineando il quadro della prossima sfida elettorale del 5 giugno.
Sarà un giovane di ventisette anni, Leslie Mulas, a guidare una lista civica che tenterà di contrastare quella che ha governato negli ultimi due lustri con il sindaco Salvatore Merlino, ottantenne, tornato a prendere le redini del Comune e che di anni ne aveva solo ventotto quando nel 1964 venne eletto per la prima volta sindaco di Besano, impresa che poi gli è riuscita per altre otto volte.
Una legge approvata di recente consente di tornare a candidarsi per un terzo mandato consecutivo nei Comuni sotto i tremila abitanti e Merlino sarà di nuovo in campo con una sua lista.
Sarà dunque un derby tra la Sardegna e la Sicilia la nuova sfida per il dirigente scolastico in pensione, nato alle falde dell’Etna, che in giugno potrebbe venire eletto sindaco per la decima volta. Quando Merlino vi approdò nel 1959 per fare il maestro elementare, Besano era ancora il borgo bucolico che vediamo raffigurato nei quadri del pittore Oreste Albertini.
Divenne per la prima volta sindaco di Besano quando a capo del governo c’era Aldo Moro. Matteo Renzi, come il suo attuale competitore, non erano ancora nato.
C’erano un centinaio di persone a un incontro di presentazione della candidatura di Mulas, libero professionista che si occupa della promozione di eventi aziendali, che guiderà la lista “Besano Ideale”. «Questa nostra lista - dice Mulas - nasce dalla volontà manifestata da alcuni besanesi di cambiare il paese, visto che un ricambio negli ultimi decenni non c’è mai stato nell’amministrazione, ma neppure sui banchi dell’opposizione».
Mulas aggiunge: «Dalle risposte a 300 questionari distribuiti ed incontrando le persone abbiamo constatato che tutti ci ripetono le stesse cose. Si sente l’esigenza di avere un paese più vivo e di un maggiore ascolto delle realtà associative esistenti. Saranno proprio queste le linee guida del nostro programma».
Sull’altro fronte, l’amministrazione uscente ha tracciato un bilancio dell’attività dell’ultimo quinquennio. Tra le opere realizzate, spicca il grande parcheggio di via Papa Giovanni XXIII, anche per i pullman, con un’area per la ricezione dei visitatori del sito Unesco del Monte San Giorgio e del Museo civico dei fossili, che è stato ampliato.
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