LA RICHIESTA
Gallarate, Ferrazzi: «Regione risponda sulla petizione per l’ospedale»
L’opposizione chiede la convocazione urgente della commissione regionale sanità. In 13mila hanno firmato il documento
«È necessario mettere nero su bianco le rassicurazioni che arrivano da Regione Lombardia e dare una risposta sul futuro della petizione per l’ospedale di Gallarate firmata da più di 13 mila persone». Non usa giri di parole Luca Ferrazzi (Lombardia migliore) che ieri, martedì 16 aprile, ha protocollato una richiesta urgente di convocazione della commissione regionale sanità. Una decisione condivisa, come già anticipato nelle scorse settimane, anche da Giuseppe Licata (Italia Viva) e da Samuele Astuti. (Partito Democratico).
TEMPO DI RISPOSTE
Per Ferrazzi «visto che sono ampiamente passati i 60 giorni previsti dal regolamento» è giunto il momento di far sapere a chi ha firmato il documento se la petizione sarà archiviata o verrà predisposta una risoluzione che sarà poi votata in consiglio regionale.
«A parole tutti dicono che, anche se verrà realizzato il nuovo ospedale, i servizi sanitari saranno mantenuti nei presidi di Gallarate e Busto Arsizio però - evidenzia Ferrazzi - questo passaggio non è scritto in nessun documento». Secondo l’esponente di Lombardia migliore infatti, l’accordo di programma «non assicura il mantenimento delle funzioni sanitarie e sociosanitarie ma, solamente non li esclude». Un dettaglio che fa «una enorme differenza».
ASCOLTO DEL TERRITORIO
Chiarire quello che sarà il destino della petizione, per Ferrazzi, e anche un modo per rispondere a delle preoccupazioni che sono emerse dai cittadini che abitano nei territori interessati da questo grande cambiamento. «L’ascolto del territorio è fondamentale ed è necessario dare delle rassicurazioni precise - prosegue l’esponente di Lombardia migliore -. Sentire il sindaco Andrea Cassani che etichetta come “carta straccia” una petizione firmata da 13mila persone per me è offensivo. Spero che la sensibilità in commissione regionale possa essere diversa da quella espressa dal primo cittadino gallaratese».
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