IL CASO
La Finanza al Molina
Fiamme gialle alla Fondazione di viale Borri, acquisiti documenti per conto della Procura. Perquisite anche le abitazioni di due dipendenti
La Guardia di Finanza alla Fondazione Molina. Il giorno prima che il Tar affrontasse il ricorso dell’ex presidente Christian Campiotti sul provvedimento che ha decapitato il cda e ha dato il “la” al commissariamento, le Fiamme gialle hanno raggiunto la sede della Fondazione in viale Borri e acquisito alcuni documenti. L’episodio è avvenuto martedì, ma la notizia è trapelata soltanto il giorno dopo. Perquisizioni sono state compiute anche nelle abitazioni di due dipendenti del quartier generale amministrativo della casa di riposo.
Il materiale sequestrato - si presume anche su supporti informatici - è stato prelevato su disposizione della Procura della Repubblica di Varese. La documentazione ora in possesso degli inquirenti è probabile che sia collegata al “nodo” degli investimenti finanziari della Fondazione e in particolare all’acquisto di obbligazioni per 450 mila euro da una società collegata a Rete 55. Questa operazione rappresenta di certo la miccia che ha fatto esplodere la bomba attorno all’istituto di cura più prestigioso della città. E ha portato l’Ats, cioè l’ex Asl, a sollevare dall’incarico il consiglio di amministrazione e a nominare un commissario, Carmine Pallino, che a quasi tre mesi dei sei previsti per l’incarico, lavora - come aveva dichiarato il giorno dell’insediamento -, «alla messa in sicurezza del patrimonio della Fondazione». La perquisizione complica ancora di più l’intreccio giudiziario che ha al centro l’istituto per anziani e che ha tutt’ora risvolti politici importanti.
Servizio completo sulla Prealpina di giovedì 16 febbraio
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