RITRATTI
Mostra del fotografo Vivi Papi al Battistero di Velate
Sabato 25 agosto alle ore 11 viene inaugurata la mostra «Stagioni dell’arte a Varese. Ritratti di Vivi Papi», allestita al Battistero di Velate, a Varese.
Il progetto valorizza per la prima volta un capitolo della cospicua produzione del fotografo varesino specializzato in riproduzioni d’arte Vivi Papi (1937-2005): i ritratti da lui scattati ad artisti ed esponenti della cultura attivi a Varese dalla fine degli anni Sessanta ai primi anni Duemila. Fonte principale dei materiali esposti, il suo ricco archivio, donato dalla famiglia all’Università dell’Insubria e collocato nella sede del Centro Storie Locali a Villa Toeplitz.
Tra i numerosi ritratti presenti in mostra vi sono tra gli altri anche Renato Guttuso, Innocente Salvini, Marcello Morandini, Floriano Bodini e Vittore Frattini: figure artistiche che hanno potuto operare in un tessuto cittadino che attento e vivace, e in cui professionisti di altissimo rilievo, come Vivi Papi, hanno saputo inserirsi per innovare visioni e tecniche.
L’esposizione al Battistero include preziose stampe eseguite a mano da Vivi Papi, accanto a stampe realizzate per l’occasione da negativi digitalizzati. Ad accompagnare il racconto, un documentario biografico - realizzato da Cesare Gandini con Annamaria Fumagalli Papi e prodotto dal Centro Storie Locali -, immagini storiche inedite di Varese a monitor e alcuni cimeli di famiglia, tra cui un banco ottico e una borsa in cuoio per le fotografie in esterno.
«Intorno a questa idea - raccontano le curatrici Carla Tocchetti e Claudia Biraghi - abbiamo lavorato con passione e dedizione, con il partecipe supporto di Annamaria, anche lei fotografa. Pronti a trasformare l’idea in progetto, si sono associati numerosi partner e sostenitori: Comune di Varese, Fondazione Comunitaria del Varesotto, Cna Varese Ticino Olona, Parco Regionale del Campo dei Fiori, Comunità Maria Madre Immacolata, con lasponsorship tecnica di Gieffecolor».
«Ritrarre le persone, i loro volti - ricorda la moglie Annamaria Fumagalli -, era per Vivi una passione nascosta, che ebbe modo di concretizzarsinei ritratti di tutti coloro che aveva occasione di incontrare durante il lavoro, tra cui anche molti artisti».
Ad arricchire l’omaggio al fotografo e all’ampio patrimonio documentario e artistico che ha lasciato alla sua città, saranno rese alla cittadinanza alcune testimonianze in vari luoghi storici della città: da Paolo Zanzi, sull’importanza dell’eredità di Vivi Papi per la realizzazione del progetto editoriale della «Storia di Varese» (Villa Toeplitz, 4 settembre ore 18), a Mauro della Porta Raffo con una riflessione sul mecenatismo a Varese (al Borducan, Sacro Monte, 7 settembre ore 15); a Daniele Cassinelli (Battistero di Velate, 14 settembre, ore 14) , che interviene con elementi di storia della fotografia a Varese dagli albori a Vivi Papi. Un evento al Battistero di Velate (16 settembre, ore 16) al cospetto degli impressionanti ritratti a Guttuso, rievocherà i ricordi di coloro che conobbero il Maestro personalmente, tra cui il fotografo stesso.
L’esposizione poi proseguirà nell’antico borgo di Penasca a San Fermo, presso l’atelier-museo di Enrica Turri (1917-2005), pittrice varesina fondatrice e promotrice del Circolo degli Artisti, a pochi passi dalla Villa Bonacina dove, negli anni Cinquanta, Vivi bambino dimorò per qualche tempo con la sua famiglia.
«Stagioni dell’arte a Varese. Ritratti di Vivi Pap» - Varese, Battistero di velate, da sabato 25 agosto inaugurazione ore 11) fino al 16 settembre, venerdì ore 15-18, sabato e domenica 10-13 e 15-18, o su appuntamento scrivendo a battisterodivelate@gmail.com.
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