LA TRAGEDIA
Morto a 20 anni sul lavoro. Due indagati
Direttore dell'impianto e addetto alla sicurezza sott'inchiesta. Lunedì 31 agosto l'autopsia
Ci sono due indagati per la morte di Michele Franchini, il ventenne padre del piccolo Gabriele, originario di Stezzano in provincia di Bergamo. Il giovane operaio ha perso la vita giovedì 27 agosto mentre era al lavoro all’interno del cementificio Holcim: dalla Procura della Repubblica si è saputo che sono stati iscritti nel registro degli indagati - come atto dovuto - il direttore dello stabilimento di via Bongiasca e il responsabile della sicurezza. Il pm titolare di un fascicolo aperto con un’ipotesi di reato di omicidio colposo,
Luca Petrucci, ha disposto inoltre che lunedì 31 agosto sia eseguita l’autopsia sulla salma del giovane, ora all’obitorio dell’ospedale. Sempre lunedì i tecnici dell’Asl svolgeranno accertamenti sull’ascensore, posto sotto sequestro. Una fine drammatica per il ragazzo che sarebbe precipitato dal quinto piano dalla tromba dell’ascensore. Il giovane carpentiere bergamasco lascia il suo piccolo Gabriele che adorava, papà Domingo, con cui lavorava, mamma e fratello maggiore.
A dare l’allarme era stato il padre Domingo che non trovando il figlio aveva allertato i colleghi. Erano subito partite le ricerche in ogni angolo di cava e cementificio: ogni antro era stato setacciato eppure Michele non si trovava. E poi la tragica scoperta: il giovane è stato trovato morto in fondo alla tromba dell’ascensore dell’impianto: sarebbe caduto per cinque piani. Michele era dipendente di un’impresa esterna a cui sono subappaltate le manutenzioni: durante l’estate il cementificio continua a lavorare ma a ritmi ridotti. Il forno viene spento appunto per le manutenzioni e ci sono meno operai ma aumenta il numero di addetti per questo specifico scopo.
Nello stabilimento di Comabbio ci sono circa 120 dipendenti più trenta lavoratori esterni, Michele era uno di questi. Ora i colleghi si stanno adoperando per fare una colletta da donare alla famiglia, proprio perché il giovane lascia un figlio piccolo. I sindacati hanno già chiesto all’azienda di raddoppiare la cifra contribuendo appunto alla raccolta dei dipendenti, così che venga creato un fondo per il bambino. I titolari della Holcim hanno già dato il loro assenso.
I sindacati della Rsu del Gruppo Holcim spa e Holcim aggregati e Calcestruzzi con le segreterie di Feneal, Filca e Fillea di Como e Varese e della Lombardia hanno indetto per lunedì pomeriggio le assemblee generali dei lavoratori della Holcim e di quelli delle imprese esterne che lavorano a Comabbio e a Merone, per valutare la situazione.
Mercoledì 2 settembre, nello stabilimento di Comabbio, si svolgerà un incontro con la direzione aziendale per analizzare la dinamica dei fatti e assumere le decisioni conseguenti perché come sottolineano i sindacati «la morte di un dipendente, sia anche esterno, non è mai una fatalità».
© Riproduzione Riservata