Molina, Campiotti dà buca al Comune
Il presidente della Fondazione declina l’invito a relazionare il Consiglio comunale sui prestiti a Rete 55
Nessuna audizione, nessun dibattito tra i banchi del Consiglio comunale.
Il presidente della Fondazione Molina, Christian Campiotti, non si presenterà a Palazzo Estense per «relazionare sull’attività» dell’istituto di viale Borri, nè per discutere con sindaco, assessori o consiglieri delle «iniziative finanziare» messe in atto dal Consiglio d’amministrazione della casa di riposo (relative a un importante prestito obbligazionario a favore di una società finanziaria legata al network televisivo Rete 55, che poi avrebbe sostenuto il candidato Stefano Malerba) e che, per settimane, hanno alimentato la polemica politica non solo a livello cittadino.
Campiotti ha deciso di «declinare l’invito» dello stesso presidente dell’aula Stefano Malerba e lo ha fatto con una lunga lettera indirizzata anche al primo cittadino e arrivata martedì 20 settembre al protocollo del municipio.
Nel testo, il presidente della Fondazione Molina, ribadisce le ragioni istituzionali che hanno determinato il «no grazie» alla richiesta sottoscritta da ventidue consiglieri comunali di maggioranza e d’opposizione, ma non chiude al dialogo con Palazzo Estense.
«Confermo l’obiettivo - è puntualizzato nel messaggio fatto recapitare in via Sacco - di mantenere con l’Amministrazione comunale di Varese, nella persona del sindaco, un sistema di rapporti fondato su disponibilità, trasparenza, cordialità, pur e sempre nel rispetto delle prerogative di ciascuno» e invita a sua volta il primo cittadino Davide Galimberti a «incontrare ufficialmente il Consiglio d’amministrazione della Fondazione per impostare una progettualità sociale di ampio respiro».
In attesa della replica istituzionale, è Andrea Badoglio, candidato sindaco della lista Varese Civica, a commentare lo smarcamento istituzionale della Fondazione che gestisce la casa di rioposo e un notevole patrimonio immobiliare.
«Ritengo la risposta del Presidente Campiotti corretta dal punto di vista tecnico giuridico - scrive Badoglio - .
La ritengo però irrispettosa per la finalità pubblica dell’ente, ex IPAB. A questo punto chiedo che Regione Lombardia (Ente tutorio), intervenga per dare le risposte alle molteplici domande che i varesini si fanno (Ambrogio Vaghi in primis), sulla corretta gestione del patrimonio della Fondazione».
Ampio servizio sulla Prealpina di mercoledì 21 settembre.
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