RILANCIO
Marchesi e Molina, patto per la casa di riposo
Il grande chef vuole costruire un ”ospizio” per cuochi e una scuola di cucina. E la Fondazione punta a restituire il Politeama alla città

Gualtiero Marchesi dimostra di avere un rapporto particolare con la Città Giardino. Aspettando lumi sul progetto dell’Accademia del gusto che dovrebbe sorgere a Villa Mylius, il maestro assoluto della cucina italiana piazza un altro “colpo” varesino. E’ un progetto che coltivava da anni, più volte annunciato anche se finora non è mai riuscito a concretizzare, quello di una casa di riposo per cuochi, che ora avrebbe trovato proprio a Varese una possibilità di concretizzazione. Il grande chef ha infatti reso noto di aver preso contatti con la Fondazione Molina. Il progetto prevede sia la realizzazione di una casa di riposo per 12 persone, che una scuola di cucina.
«Questa volta riesco a realizzare un progetto che sogno da almeno dieci anni, una Casa di riposo per cuochi, sulla falsariga di quella per musicisti, Casa Verdi dove fu accolta anche Giuseppina Serra, la madre di mia moglie, soprano di grandissimo talento», ha detto Marchesi, 87 anni. L’idea dello chef è di accogliere e prendersi carico di cuochi alla fine della loro carriera e contemporaneamente aprire nei pressi un’accademia della cucina in modo che gli anziani possano insegnare ai giovani il mestiere. Marchesi e la Fondazione Molina hanno sottoscritto oggi una “Lettera di intenti”, «nel ricercare insieme opportunità per adibire parte dei locali a nuove esperienze utili a valorizzare la qualità della vita nella terza età nell’ambito di un progetto di ampliamento della offerta ad oggi allo studio presso la fondazione». La casa del cuoco, come verrebbe appunto denominata la struttura, prevederebbe «alloggi protetti, una scuola di cucina e ulteriori opportunità culturali».
Ma non solo grande cucina, nei progetti di rilancio della Fondazione tracciati martedì 25 dal
commissario Carmine Pallino. Il quale, nell’ambito del piano di investimenti anche un’ottima iniziativa che potrebbe rivelarsi utile non solo al Molina ma a tutta la comunità varesina. Si tratta della volontà di restituire il Politeama, cinema teatro chiuso dal 2008, alla Città di Varese. Questo immobile, attualmente di proprietà della fondazione, rappresenta un pezzo di storia per la cultura cittadina e per anni si è pensato a come renderlo alla comunità. Ora il commissario rimette la questione al centro, ponendo il ripristino del Politeama all’interno del piano d’investimenti. «È un’ottima notizia per la città e dimostra come la Lombardia a guida leghista abbia sempre a cuore l’interesse di Varese e cerchi di intervenire anche in ambiti, come la riqualificazione di zone e immobili, che sarebbero di competenza comunale», il commento del consigliere regionale Emanuele Monti.
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