L’INTERVISTA
Cassani: «Bossi? Avrebbero fatto meglio a portarlo a Varese»
Il segretario provinciale: «A Gemonio lo hanno usato»
«Fossi stato un familiare del Capo avrei messo da parte qualche rancore personale con gli attuali vertici e domenica l’avrei portato a Varese, dove tutti l’avrebbero acclamato: senza Umberto Bossi non ci sarebbe la Lega».
Andrea Cassani, sindaco di Gallarate e segretario provinciale del Carroccio, è chiamato a tirare un bilancio della due giorni di festa per i 40 anni della Lega.
«No, guardi, la festa della Lega è stata solamente domenica. Sabato a Gemonio c’è stata una manifestazione messa in piedi da qualcuno che si permette di usare Bossi come strumento politico: fuoriusciti dalla Lega che così provano a tornare in auge. Lo ribadisco: dispiace che qualcuno non abbia voluto che venisse domenica: di sicuro ha fatto un torto ai militanti e soprattutto allo stesso Bossi».
Sarà possibile ricucire con quelli che erano a Gemonio e con chi la pensa come loro?
«Mi lasci dire che tra quelli che erano a Gemonio ce n’era una piccola parte che è sempre stata coerente nel mantenere l’ortodossia nordista - e si tratta delle persone pubblicamente meno conosciute - ma la stragrande maggioranza ha partecipato alla notte delle scope contro il Capo, poi ha tratto benefici dalla Lega salviniana finché ha potuto e infine ha preso queste posizioni solo una volta che, capite le sue intenzioni, è stato accompagnato alla porta. C’era anche una terza categoria di persone: gli usciti dalla Lega per tentare altrove miglior fortuna. Ma si sa che chi esce dalla Lega poi non va da nessuna parte anche se ci prova e ci riprova».
Guardiamo avanti, a giugno ci sono le elezioni. Europee: la sera dello spoglio andrà a dormire contento se la Lega avrà raggiunto...?
«Premesso che il meccanismo di voto è strano, direi che a livello nazionale sarei contento se la Lega prendesse più che alle politiche. In questo collegio l’obiettivo è ottenere la riconferma di Isabella Tovaglieri. Un obiettivo che potrebbe essere raggiungibile, all’incirca, se la Lega qui superasse il 13%».
Amministrative, 77 Comuni al voto...
«Qui mi piacerebbe innanzitutto che tutti i nostri sindaci uscenti fossero riconfermati, e poi vincere anche in qualche altro Comune. Il 2019 è stato l’anno di grazia della Lega: abbiamo preso tanti sindaci e trascinato il centrodestra. Ecco, mi piacerebbe avere un sindaco in più, ma c’è anche Fratelli d’Italia che non ha sindaci da confermare ma il 10 giugno ne avrà di appena eletti. L’importante sarà avere tanti amministratori per riconquistare la Provincia».
Dove la Lega punta a essere il primo partito?
«Sicuramente a Tradate e a Samarate puntiamo a fare un ottimo risultato, sono due città che hanno una storia fatta da sindaci leghisti. Negli altri comuni onestamente non lo so, FdI può contare sull’effetto traino di Giorgia Meloni premier. Speriamo di portare a casa un buon risultato complessivo e in qualche comune di arrivare davanti a tutti».
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