LA TRAGEDIA
La Holcim chiude per pregare
Venerdì 4 settembre i funerali dell'operaio ventenne volato nella tromba dell'ascensore. I colleghi aprono una colletta e i sindacati chiedono prevenzione
La morte di Michele Franchini nel cementificio Holcim resta ancora un mistero. Il pomeriggio di venerdì 4 settembre, a Stezzano, in provincia di Bergamo, dove il ventenne padre di un bimbo di un anno viveva, sarà celebrato il funerale. Il giovane operaio lavorava per un’azienda esterna che si occupava delle manutenzioni: parteciperanno tutti i colleghi e saranno messi a disposizione alcuni pullman. Nel pomeriggio gli stabilimenti Holcim di Comabbio e Merone fermeranno le attività in segno di rispetto.
I dipendenti erano molto legati alla famiglia del giovane: il padre di Michele Franchini - Domingo - pure essendo dipendente esterno lavorava da molti anni alla Holcim.
I sindacati continuano a fare pressing perché emergano eventuali responsabilità: la morte sul lavoro non è una fatalità, non lo è cadere nella tromba dell’ascensore facendo un volo dal quarto piano.
Mercoledì 2 settembre le segreterie regionali di Feneal, Filca e Fillea della Lombardia rappresentate da Riccardo Cutaia, Marco Boveri e Ivan Comotti hanno incontrato i vertici dell’azienda.
«Un infortunio così grave interroga tutti i soggetti che operano nei luoghi di lavoro, per aumentare il livello di prevenzione rispetto a una tematica basilare e importante come quella della sicurezza», spiegano i sindacalisti.
«Abbiamo chiesto all’azienda un incontro nei prossimi giorni per affrontare le tematiche collegate alla sicurezza che sono emerse nelle assemblee che si sono svolte nei luoghi di lavoro. I temi posti sono diversi, come era emerso durante l’assemblea con i lavoratori a cui per la prima volta avevano partecipato anche i dipendenti di aziende esterne».
I sindacati hanno elaborato richieste precise e puntuali: la formazione congiunta sulla prevenzione dei lavoratori Holcim-ditte esterne, fatta da personale Holcim proprio alla luce della tragedia; dispositivi d'allarme personali per tutti i lavoratori, un’assemblea congiunta lavoratori Holcim e aziende esterno in modo periodico per trattare temi di prevenzione, e altre richieste di coordinamento specifico.
Intanto gli operai del cementificio di Comabbio ma anche delle realtà collegate dell’azienda Holcim sostengono la famiglia del giovane, soprattutto il figlioletto che ha perso il padre.
«Il coordinamento delle Rsu ha indicato in quattro ore di lavoro il contributo da devolvere che sarà riconosciuto al tutore del minore e sarà vincolato alle spese di istruzione e sanitarie che dovranno essere affrontate. Nei prossimi giorni sarà predisposto un modulo che il lavoratore dovrà compilare per aderire all’iniziativa», spiegano i sindacalisti.
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