CINEMA
Il ritorno di «Frontaliers»: anteprima a Varese
Un frontaliere italiano e un doganiere svizzero possono diventare amici: succede a Loris Bernasconi e Roberto Bussenghi in «Frontaliers Disaster», il nuovo film di Alberto Meroni che in Svizzera è uscito prima di Natale facendo record di biglietti e punta a replicare l’enorme successo di «Frontaliers», una serie di sketch in dvd nata qualche anno fa per essere venduta dai benzinai ai valichi di frontiera.
Il film debutta in anteprima italiana martedì 6 febbraio al Miv, il Multisala Impero di Varese, per una serata che si preannuncia affollata, anche perché i due protagonisti saranno presenti e disponibili agli autografi (la serata inizia alle ore 20 il film alle 20.30).
I due protagonisti sono Loris J Bernasconi, la guardia di frontiera svizzera interpretata da Paolo Guglielmoni, e Roberto Bussenghi, il povero lavoratore italiano che ogni giorno deve passare dalle sue grinfie, interpretato dall’attore Flavio Sala.
Ma nel cast ci sono anche Sarah Maestri, attrice luinese che in Svizzera ha lavorato anche con Yor Milano, e un comico milanese doc come Enrico Bertolino. E poi Barbara Buracchio, Marco Capodieci, Ottavio Panzeri, Angelo Caruso, Nicola Morandini, Claudia Barbieri, Herbert Cioffi, Margherita Saltamacchia, Moreno Bertazzi e Teco Celio.
Ed ecco la trama del film.
Roberto Bussenghi è un frontaliere come tanti: ogni giorno attraversa la dogana per andare a lavorare nella Svizzera italiana. Peccato che quotidianamente, ad aspettarlo al valico ci sia sempre la stessa guardia di confine: Loris J. Bernasconi. Il suo zelo - accompagnato dal suo motto preferito che ripete come un mantra (Le regole sono le regole!) - rende la vita impossibile al frontaliere che, puntualmente, ritarda sul lavoro. Proprio a causa di questa sua visione del mondo senza eccezioni, la guardia di confine viene sollevata dall’incarico mentre il frontaliere, convinto di venir licenziato per colpa dei suoi continui ritardi, viene promosso a capo progetto per lo sviluppo di una sua rivoluzionaria invenzione.
Bernasconi viene affidato al programma di riqualifica della disoccupazione, ma si rivela un disastro su ogni fronte. Finché non arriva una possibilità che gli si addice: un’azienda, minacciata dallo spionaggio industriale è alla ricerca di una guardia del corpo per il proprio capo progetto. I due si troveranno così a dover coesistere 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Condannati ad una vita insieme, oltre che a punzecchiarsi sulle diversità tra svizzeri e italiani, iniziano a comprendersi e ad aiutarsi finché non si rendono conto di avere bisogno dell’altro per sistemare i propri problemi. Proprio nel momento in cui sembrano quasi diventati amici vengono rapiti da due «cattivoni»: i fratelli Maidù titolari di un’azienda concorrente che vuole, a tutti i costi, impadronirsi del progetto di Bussenghi.
Grazie alle capacità della guardia di confine riescono a scappare e la fuga diventa, per Bernasconi, un’occasione per comprendere che è giusto seguire le regole, ma che la vita è fatta anche di eccezioni.
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