MURALES
Il «Rifugio» di Bosoletti
C’è un nuovo murales nel sottopasso di viale Belforte a Varese. S’intitola «Rifugio» ed è stato realizzato dall’artista argentino Francisco Bosoletti nell’ambito di Urban Canvas, il progetto promosso dall’associazione Wg Art.it di cui fa parte anche il famoso Caravaggio («La cattura di Cristo») del varesino Andrea Ravo Mattoni.
Bosoletti spiega che in questa opera ha inteso «rappresentare come la ricerca di un rifugio sia essenziale per ogni essere vivente. Oggi le persone dimenticano quanto questo sia importante. Invece la purezza di un cane ti fa capire con semplicità di come un rifugio sia fatto non tanto di elementi materiali ma di amore, accoglienza e protezione».
Nato nel 1988 ad Armstrong, una piccola città argentina, Bosoletti si ispira molto all’arte classica e il territorio è stato a lungo il suo studio, il luogo ideale in cui sperimentare e disegnare sui muri, in totale libertà. I suoi lavori si adattano alla parete armonizzando con vari fattori, come elementi architettonici, ambiente circostante e storia locale. Il suo stile classico, che predilige i simboli e le rappresentazioni umane, ha un forte impatto visivo. Dai suoi murales emergono serenità e stupore, ma anche un risveglio delle coscienze. La consapevolezza che la vita passa e non si può mai veramente sapere che cosa ci spinge ad andare avanti, o quello che siamo in grado di fare, o decidere, per noi stessi.
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