IL CASO
«Il Molina pagò Rete 55? Tutto regolare»
Componente del Cda difende la gestione e replica a Forza Italia: «Noi abbiamo la coscienza a posto»
«Stiamo lavorando bene, in questo anno abbiamo fatto cose importanti che non sono state enfatizzate. Chiedete ai dipendenti e agli ospiti se questa è una buona gestione».
Parla Leandro Ungaro, consigliere d’amministrazione della Fondazione Molina, chiamato in causa dal suo partito - Forza Italia - per avere chiarimenti su presunte spese, cospicue, in campagna elettorale, sul fronte della pubblicità, in particolare un “prestito” a Rete 55, informazioni che lui si è rifiutato di fornire.
Ungaro è sereno: «Ho la coscienza a posto».
Non entra nel merito della querelle sugli investimenti anche perché «si tratta di una fondazione, quindi un ente privato, e dare indicazioni di questa natura violerebbe le norme di riservatezza previste dal regolamento».
Articolo completo sulla Prealpina di domenica 26 giugno.
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