L’AEROPORTO
«Tangenziali attorno a Malpensa»
I sindaci del Cuv chiedono il Piano d’Area e bussano alla Regione
I sindaci del Cuv stavolta fanno sul serio.
«Vogliamo il Piano d’area di Malpensa». Ora busseranno in Regione Lombardia per l’attivazione dell’iter del “super-piano regolatore” dei Comuni di sedime.
La prima priorità sono le infrastrutture.
«Attorno a Malpensa occorre creare un sistema di tangenziali per sgravare il traffico dai nostri paesi» sintetizza il presidente di turno del Consorzio urbanistico volontario dei Comuni di sedime, il sindaco di Golasecca Claudio Ventimiglia, al termine dell’incontro informale che ieri sera si è tenuto a Somma Lombardo con l’avvocato amministrativista bustocco Antonio Chierichetti, che seguirà la pratica del Piano d’area per conto del Cuv.
«Con lui abbiamo parlato di creare per Malpensa in primis un Piano territoriale d’area, e in un secondo passaggio una Zona economica speciale - spiega il presidente Ventimiglia - è il territorio che lo richiede. È un procedimento da avviarsi con sollecitudine interessando Regione Lombardia e facendo presente che il precedente Piano d’area del 1999, nel contesto del quale vi erano già delle programmazioni definite, è scaduto da nove anni ormai. Andrebbe ripreso ed implementato con le necessità territoriali attualizzate».
Tra i sindaci presenti (la maggioranza dei Comuni: oltre a Golasecca, Somma Lombardo, Casorate Sempione, Arsago Seprio e Vizzola Ticino) è prevalsa la linea di muoversi in tempi rapidi per formalizzare in Regione la richiesta di attivazione dell’iter del Piano territoriale d’area, che non necessita più di un’apposita legge regionale ma rientra nelle previsioni della legge regionale urbanistica.
«A breve - spiega Ventimiglia - sarà redatta e condivisa dai sindaci del Cuv una richiesta indirizzata a Regione Lombardia e successivamente sarà convocato un incontro pubblico per informare i cittadini del territorio, alla presenza dell’avvocato Chierichetti».
È in primis la questione infrastrutturale che spinge i sindaci a fare pressing in Regione per ottenere il Piano territoriale d’area, considerato che nel documento originario del ‘99 alcune delle opere già allora ritenute prioritarie per accompagnare la crescita di Malpensa non sono mai state realizzate.
«Abbiamo bisogno di collegamenti e di tangenziali per sgravare i nostri Comuni dal traffico diretto all’aeroporto - fa notare il presidente del Cuv - il caso della via Giusti a Somma Lombardo è emblematico, ma occorre fare un ragionamento complessivo su varie realtà».
Uno dei compiti del nuovo piano d’area sarebbe proprio la ridefinizione e l’eventuale razionalizzazione dei vari progetti infrastrutturali in campo affinché possano realmente avere possibilità di attuazione e di reperimento di finanziamenti.
Il passo successivo, ricordando che Antonio Chierichetti è consulente per Uniascom-Confcommercio Varese sulle tematiche delle Zone economiche speciali, nell’immaginare un piano territoriale d’area per Malpensa in una logica non difensiva ma di sviluppo, sarà quello della Zes, decisiva per attrarre imprese e occupazione legata all’aeroporto e alla logistica.
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