IL CASO
Alla gara di tiro rubati gli archi
Cinque attrezzi da gara, del valore di tremila euro l’uno, sottratti durante le premiazioni al parco degli Aironi
Ladri in azione alla gara di tiro con l’arco: sono scomparsi 5 costosi archi, del valore complessivo di 15 mila euro, ai quali aggiungere i danni ai veicoli dai quali sono stati rubati.
È stata una vera e propria razzia, e vista la particolarità degli oggetti sottratti, si è trattato probabilmente di un furto su commissione. Che è avvenuto a margine della “Gara interregionale di tiro con l’arco 3d” che lo scorso fine settimana gli Arcieri dell’Airone, con sede a Turate, hanno organizzato all’aperto, nel Parco degli Aironi di via Inglesina a Gerenzano.
Il “blitz” è avvenuto nel parcheggio, durante il pomeriggio di domenica 17 marzo, mentre era in corso la competizione che ha visto impegnati tantissimi giovani e meno giovani appassionati di questo sport provenienti da molte località del nord Italia.
Qualcuno, nel posteggio, ha mandato in frantumi il vetro di uno dei finestrini del furgone della squadra Cremarchery team di Crema, asportando tre sacche con altrettanti archi; poi nel mirino è finita l’auto di un atleta degli Arcieri Tre torri di Cardano al Campo, dalla quale sono spariti due archi; e sono stati trovati i segni di un tentativo di effrazione sulla portiera di un’altra auto.
Ad accorgersi dell’accaduto sono stati partecipanti e organizzatori della manifestazione che hanno subito dato l’allarme contattando le autorità comunali (sul posto erano appena arrivati gli assessori Dario Borghi e Monica Mariotti) e i carabinieri. «Sono spariti - riepiloga Monica Clerici, una delle responsabili degli Arcieri dell’Airone - cinque archi “compound”, modello di qualità e con un prezzo attorno ai tremila euro cadauno. Siamo costernati per l’accaduto e vogliamo sottolineare la nostra massima solidarietà agli atleti che sono stati derubati, sappiamo benissimo che gli archi sono una dotazione molto personale di ogni appassionato e che sono difficilmente sostituibili. Abbiamo scoperto il fatto e abbiamo subito condiviso l’accaduto con gli assessori comunali Borghi e Mariotti, che ci avevano appena raggiunto, e abbiamo chiamato il 112. Purtroppo non ci sono stati testimoni oculari dei furti, speriamo che la refurtiva possa essere comunque ritrovata».
Sono ora in corso le indagini dei carabinieri: considerato che sono stati rubati solo archi di valore ma piuttosto difficili da piazzare a eventuali ricettatori, l’ipotesi più attendibile è che non si sia trattato di furti casuali, ma piuttosto compiuti da qualcuno che sapeva bene cosa prendere.
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