IL CENTENARIO
L’orologiaio che ferma il tempo
Santino Ferrario taglia il traguardo del secolo. Esperto di preziosi, ha collaborato con Antenna 3
Santino Ferrario con l’eleganza che lo contraddistingue apre la porta di casa sua, assieme alla moglie Virginia.
È felice: raccontare i suoi cento anni di vita, che festeggia oggi, 6 giugno, è motivo di orgoglio e, per chi lo ascolta, di meraviglia e di grande interesse.
La vitalità e la memoria favoriscono la conoscenza di un percorso iniziato a Milano e sfociato negli anni Sessanta a Gavirate, dove ha vissuto la vita comunitaria contribuendo ad accompagnare i visitatori durante le tante mostre che si tenevano al chiostro di Voltorre. Erano e sono una coppia indissolubile (60 anni di vita assieme) che accoglie con grande garbo.
È sulla sua attività di maestro orologiaio e di maestro d’arte per l’argenteria che la curiosità diventa ancora più ghiotta. Ferrario ha frequentato scuole per conoscere i minerali di carattere gemmologico. In altre parole, è un esperto di pietre preziose: è stato consulente tecnico per il Tribunale di Varese per quanto attiene i preziosi rubati, confiscati e legati al contrabbando.
La sua carriera è continuata ad Antenna 3, lavorando con Ettore Andenna.
Durante il programma doveva verificare la veridicità di un gioiello, stabilirne il valore: «Bisognava osservarne la dimensione, la caratura, le proporzioni, il taglio in aggiunta al colore e alla purezza, stabiliti da valori ben determinati - ricorda -. Ma il capitolo della mia vita che mi torna spesso alla mente riguarda la mia gioventù. Siamo cresciuti durante il fascismo con l’idea della grandezza italiana in campo industriale e militare, quando invece abbiamo dovuto renderci conto che armamenti ed equipaggiamenti erano nettamente inferiori a quelli dei nemici per qualità e quantità. Avevamo, però, ufficiali valenti».
Lui faceva parte della squadriglia di idrovolanti che, a fianco della Marina, scortava i soldati in Libia: «È stata una disillusione!», sottolinea. Poi riprende con la sua energia a sorridere in onore alla vita che gli ha dato tanto.
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