IL PLAUSO
«Galimberti, la rivincita di Allah»
Il referente della Comunità islamica varesina esulta: «Sconfitto il razzismo, col nuovo sindaco integrazione sempre più stretta»
La preghiera porta dalla chiusura all’apertura, dalla paura al coraggio, dalla tristezza alla gioia.
Lo ha detto Papa Francesco e lo ribadisce Samir Baroudi, portavoce della comunità islamica di Varese. Che, a proposito dell’elezione a nuovo sindaco di Davide Galimberti, commenta: «Allah si è preso la sua rivincita».
Il “casus belli”, tra gli esponenti del Carroccio e la comunità locale musulmana, è sempre stato centrato sulla moschea di via Giusti e sul nuovo polo culturale islamico di via Pisacane.
Due posti che, a detta degli esponenti leghisti, i musulmani avrebbero dovuto farsi bastare, perché il Pgt non prevede costruzione di nuovi luoghi di culto.
Ma loro, che in merito hanno fatto ricorso al Tar per chiedere una nuova moschea a Varese, adesso si aspettano molto dal sindaco di centrosinistra Galimberti, che ha fatto campagna elettorale «promettendo integrazione - dice Baroudi -, ascolto e istituzione di tavoli di confronto», e che ha messo proprio la revisione del Pgt tra i primi punti all’ordine del giorno della nuova giunta.
Articolo completo sulla Prealpina di venerdì 1 luglio.
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