SACRO MONTE
«L’infinito» con Gabriele Lavia apre il festival teatrale
Quello che distingue e legittima «Tra sacro e Sacro Monte» rispetto a tutti gli altri festival di teatro del territorio, e che gli ha permesso di arrivare senza stanchezza alla nona edizione, è l’idea. Forte, chiara, precisa e sempre coerente: parlare di spiritualità in un luogo speciale che è già di per sé un invito ad essa. L’altra caratteristica importante è la comunione di intenti che unisce le due anime della rassegna sostenuta dalla Fondazione Paolo VI: l’arciprete don Erminio Villa - che dice «al Sacro Monte bisogna salire cercando» - e il direttore artistico Andrea Chiodi.
Terzo pregio che non si può tacere è che questo festival non si limita a ospitare i migliori spettacoli a tema in circolazione, anzi proprio non lo fa: invita alcuni attori, non per forza di area cattolica, a riflettere su un’idea. Quell’idea appunto di cui si diceva all’inizio, che nasce nella testa dell’organizzatore e viene poi proposta con semplicità. Non si tratta qui di fare spettacoli faraonici, c’è già l’anfiteatro naturale della terrazza del Mosé a stupire gli spettatori. Andrea Chiodi, regista varesino che collabora stabilmente con il Lac di Lugano e il Piccolo di Milano, fa così: decide un tema e lo propone agli artisti.
Quest’anno il tema è la poesia - «un viaggio meraviglioso, la scoperta di immagini e suoni che rimandano ad altro, la forma più sintetica della scrittura», dice Chiodi - e lo spunto è il bicentenario di uno dei più celebri componimenti italiani, «L’infinito» di Giacomo Leopardi. Chiodi ha chiesto a un attore importante come Gabriele Lavia di venire a recitarlo per i varesini. Lavia ha risposto: va bene, mi piace, ma non lo recito, lo dico. E il dire poesia è diventata la linea del festival.
Ecco, «Lavia dice Leopardi. Infinito» è lo spettacolo che inaugura «Tra sacro e Sacro Monte» giovedì 5 luglio. Oltre alla celebre poesia l’attore ne proporrà altre famose, da «A Silvia» a «Il passero solitario», dal «Canto notturno di un pastore errante» a «La sera del dì di festa». Lavia, che è per la prima volta al Sacro Monte, ha imparato a memoria le poesie di Leopardi da ragazzo, per averle sempre con sé, dice: «Sono talmente belle e profonde che basta pronunciarne il suono, non ci vuole altro. Anche se nello spettacolo rimango praticamente sempre immobile, ripercorrere quei versi e quel pensiero equivale per me a fare una maratona restando fermo sul posto».
Gli altri spettacoli attesi sulla terrazza del Mosé sono: il 12 luglio «Laura Marinoni dice Testori. Passio, crocifissione» con la compagnia Proxima Res di cui fa parte Francesca Porrini (attrice di Besozzo) e Tindaro Granata, tra i protagonisti più interessanti del panorama italiano contemporaneo; il 19 luglio torna Federica Fracassi (la giornalista della Prealpina nel «Capitale umano» di Virzì) e «Dice Ada Negri. Divini fanciulli»; il 26 luglio Massimo Popolizio, attore che ama questo palcoscenico, «Dice da Michelangelo a Fabrizio De André. La parola rivoluzionaria».
Tra gli eventi a corollario degli spettacoli, tornano quelli di Karakorum Teatro, la compagnia varesina diretta da Stefano Beghi, che ripropongono delle performance itineranti nel borgo alla scoperta delle antiche storie del Sacro Monte (domenica 8, 15 e 22 luglio alle ore 18, prenotazione obbligatoria sul sito www.karakorumteatro.it).
Poi ci sono gli incontri con poeti contemporanei alla Location Camponovo: il 10 luglio Davide Rondoni e il 24 luglio Roberto Mussapi. Ultima data da segnare in agenda è il 18 luglio: al Museo Pogliaghi c’è «San Francesco Live» di Roberto Roversi con Oscar De Summa, ospitalità del progetto milanese «Stanze» per fare teatro in spazi piccoli e alternativi (prenotazione 328.8377206, 5 euro).
«Tra sacro e Sacro Monte» - Dal 5 al 26 luglio al Sacro Monte di Varese, terrazza del Mosé (massimo 335 persone nell’anfiteatro, proiezione video in diretta nella piazzetta davanti al Santuario), ore 21, spettacolo gratuito; se piove lo spettacolo è all’interno del Santuario; navette gratuite del Comune da via Manin angolo via Valverde ore 19.30, 20 e 20.30 con tre fermate intermedie (piazzale Montanari, via Sella bivio Velate e Sant’Ambrogio Prealpi) e arrivo alla funicolare, che è aperta e gratuita (ritorno da qui ore 22.30, 23 e 23.30); navetta Morandi Tour da piazza Monte Grappa 19.30 e Stadio 19.35 (con accesso assicurato alla terrazza, 0332.287146).
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