LA DENUNCIA
Gli studenti: «Circola troppa droga»
Progetto Blue box, i ragazzi dell’Isis Newton aiutano la polizia
«Un plauso ai ragazzi del Newton, perché sono stati coraggiosi, collaborativi, attenti, onesti e persino affettuosi e arguti. E, soprattutto, sempre educati e rispettosi, in tutti i bigliettini scritti e imbucati nelle due scatole blu».
Con grande soddisfazione il dirigente della Divisione anticrimine, Patrizia Coda, presenta i risultati del progetto “Blue box” avviato dalla Polizia di Stato ieri mattina all’Isis di via Zucchi.
I ragazzi del primo biennio, circa trecento rispetto ai 1500 iscritti, hanno prima ascoltato i contributi dell’equipe di esperti della Questura, poi hanno espresso i propri pensieri intorno a droga, bullismo e disagio adolescenziale, imprimendoli su fogli ripiegati e inseriti nei due contenitori posizionati in altrettanti punti di forte passaggio del polo tecnico e professionale varesino.
«Siamo stati sorpresi dai risultati dell’iniziativa, condotta dalla Polizia di Stato in collaborazione con docenti, dirigente scolastico e Ufficio scolastico territoriale - prosegue Coda -. Sorpresi dai numeri, perché i bigliettini sono stati moltissimi, ma soprattutto dalla qualità dei contributi dei ragazzi. Ragazzi coraggiosi, perché molti hanno aggiunto i propri nome, cognome e classe d’appartenenza. Giovani che hanno dimostrato fiducia nelle forze dell’ordine e, soprattutto, grandi curiosità ed entusiasmo».
Non solo, gli studenti del Newton «hanno offerto a noi tutti una fotografia della società varesina attraverso l’obbiettivo dei loro occhi, talvolta sconcertati, ma anche pieni di generosità e idealismo». Hanno espresso pareri, ammesso situazioni, offerto suggerimenti, richiesto maggiore attenzione. Alla Polizia, ma, in generale, all’intera società. «Questi ragazzi hanno dimostrato attenzione alla realtà sociale che li circonda più di quanto ci aspettassimo», ammette il Primo dirigente della Polizia di Stato.
Il filone più ricco di contributi, quello sull’uso di stupefacenti.
«Troppe canne» e «C’è troppa droga nelle scuole», oppure «Troppi spacciatori in centro Varese» sono tre biglietti emblematici, che racchiudono il senso comune alla caterva di bigliettini compilati dai ragazzi su questo argomento.
«Gli studenti hanno “denunciato”, con le loro testimonianze anche solo affidate a poche parole e brevi slogan, una situazione purtroppo innegabile nella nostra come in tutte le città e in tutte le scuole», spiega Patrizia Coda. E di fronte a moltissimi ragazzi che hanno preso le distanze da questo dilagare dell’uso delle droghe leggere, pochi hanno affidato a un “Legalize” la speranza nella legalizzazione. Su un bigliettino s’è trovato scritto “Eskere”, che è una parola di suo comune tra i giovani e che indica, secondo le nuove tendenze “trap”, l’insieme di grandi quantità di droga.
«Denuncia o incentivo? Molte frasi, in realtà, vanno un po’ interpretate - conclude il dirigente anticrimine -, in ogni caso la maggior parte dei ragazzi vorrebbe più attenzione e maggiori controlli».
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