VIA ALL’ITER
Da ufficio d’igiene a tempio dell’arte
In via Staurenghi il museo Morandini finanziato da mecenati svizzeri. Coinvolte Regione e Università dell’Insubria
Un destino in crescendo di cultura. Da ufficio d’igiene, con ambulatori, a sede del Tributi comunali e del decentramento, per arrivare ora alla nuova vocazione: museo di arte moderna. Il progetto è decollato. Il Comune, proprietario dell’immobile, e la Fondazione che verrà costituita ad hoc per sostenere l’iniziativa, andranno a sottoscrivere una convenzione sull’uso del fabbricato e sulle attività che in esso verranno offerte. Ebbene, i termini di questo accordo sono stati definiti. La giunta, guidata dal sindaco Attilio Fontana, ha stabilito infatti che l’ex ufficio d’igiene, più volte messo all’asta senza esito, sarà concesso gratuitamente alla Fondazione che, a sua volta, garantirà investimenti per tre milioni di euro, quindi una somma di gran lunga superiore al valore dello stabile di via Staurenghi, a due passi dal centro storico. Il regista dell’operazione è il professor Marcello Morandini, designer e scultore conosciuto in tutto il mondo. La fondazione che avrà il suo nome è supportata economicamente da una famiglia svizzera, amante dell’arte.
L’idea è quella appunto di trasformare l’ex ufficio d’igiene in una prestigiosa sede espositiva, abbattendo l’ala perpendicolare che confina col parcheggio di via Staurenghi e un tempo era sede del Decentramento. Nella ristrutturazione, i privati investiranno circa due milioni. Il museo sarà dedicato a mostre internazionali e iniziative degli artisti del territorio, con possibilità inoltre di attività formative e didattiche. Ospiterà la collezione di Morandini e quella dei finanziatori elvetici. Nel progetto, con la formula dell’accordo di programma, verranno coinvolte Regione Lombardia e l’Università dell’Insubria. La Fondazione, oltre ai due milioni per i lavori di recupero dell’edificio, conferirà un altro milione per l’avvio e la gestione del museo.
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