LA MANIFESTAZIONE
Da Orsini a Poretti: Sacro in scena
Ricco il cartellone dell’ottava edizione di prosa nel borgo al via il 6 luglio

Sguardo verso il cielo ma attenzione al territorio. Tra Sacro e Sacro Monte torna a trasformare la Terrazza del Mosè in palcoscenico con un’edizione, l’ottava, che suona a conferma e sviluppo di quelle precedenti. E che, come sempre, appare pensata prima ancora che organizzata.
Presentata alla Sala Matrimoni di Palazzo Estense, prenderà il via il 6 luglio per concludersi il 27.
Alla Terrazza del Mosè (spettacoli alle 21, ingresso libero, servizio di bus navetta dal centro città e dallo stadio) il sipario si alzerà grazie a un “grande vecchio” del teatro italiano, Umberto Orsini.
«La soddisfazione - ha spiegato il direttore artistico della rassegna, Andrea Chiodi - è doppia perché Orsini è un maestro del teatro e perché era a conoscenza della nostra manifestazione. A parlargliene, in termini lusinghieri, è stato Massimo Popolizio».
In scena porterà “Il grande Inquisitore”, dai Fratelli di Karamazov di Fedor Dostoevskij. Terza volta al Sacro Monte di questo testo, nell’occasione affidato a un attore che nel 1969 vestì i panni di Ivan nell’edizione della Rai diretta da Sandro Bolchi.
L’11 toccherà a Elisabetta Pozzi, qui già applaudita Giovanna D’Arco, in “Interrogatorio a Maria”, lavoro di Giovanni Testori, autore importante in passato omaggiato con un recital di Eros Pagni.
Il 13 ancora centrale la figura di Maria con “Magnificat”, di Alda Merini, con Arianna Scommegna. Intensissima la terza settimana del mese con tre rappresentazioni a distanza ravvicinata. Il 18 vedremo “Intorno a Ifigenia liberata” di Angela Demattè, varesina, e Carmelo Rifici, in un’edizione dell’allestimento, coprodotto da LuganoInScena, Piccolo Teatro di Milano e Festival dei Due Mondi. studiata appositamente per il luogo che arriverà qui dopo la data a Spoleto. Sul palco anche l’attrice Francesca Porrini, di Besozzo.
Il 19, giusto per restare in tema Festival prestigiosi, toccherà a “Jedermann - Il dramma della morte del riccio”, di Hugo von Hofmannsthalche nel 1920 inaugurò Salisburgo. A cura di Attori Fondazione Teatro Due. Trilogia conclusa il 20 da “Maryam” ovvero la Madre di Gesù, lettura affidata a Ermanna Montanari. Decisamente particolare il gran finale. Il 27 vedremo Giacomo Poretti in un suo monologo - «ancora in fase di scrittura», ha sottolineato Chiodi - dal titolo “Come nasce un’anima”.
Un tema che l’attore del trio Aldo, Giovanni e Giacomo affronterà in modo semiserio.
Non solo Terrazza del Mosè però perché se il 25 luglio il Santuario ospiterà Francesca Lombardi e l’Ensemble Autarena in Concerto Barocco, e Camponovo il 13, alle 18,30, l’incontro con Livia Grossi sulla “Voce femminile del teatro”, il Borgo vedrà in azione, il 9 e il 23, alle 18, e il 16 e il 30, alle 11, il Karakorum Teatro in “Il Sacro Monte: storia del rifugio di santi e rivoluzionari”.
L’inserimento di Stefano Beghi e compagni, artefici della stagione teatrale alternativa del Santuccio e di iniziative on the road è la conferma dell’interesse verso altre realtà teatrali varesine: «Una strada che non lasceremo», ha assicurato Chiodi.
Al suo fianco, tra gli altri, in Comune, monsignor Erminio Villa, arciprete di Santa Maria del Monte, che ha sottolineato come «l’impegno che da anni anima le serate d’estate al Sacro Monte è motivato da obiettivi ambiziosi: non solo presentare e offrire testi di fama nazionale ma aiutare a leggere il carattere epocale di questo momento storico riaffermando le ragioni della fede che danno energia per il cambiamento di vita e la trasformazione della società».
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