MOLINA
«Campiotti ha detto il falso, lo querelo»
L’ex commissario Pallino: «Bilancio corretto e certificato»
A proposito della conferenza stampa del presidente della Fondazione Molina Christian Campiotti, rimesso in sella a inizio anno dal Tar, due giorni fa i resoconti avevano parlato di “parole come pietre” e di “parole al vetriolo”, Contro l’attività del commissario straordinario Carmine Pallino, contro l’Ats (ex Asl) e indirettamente contro la Regione, e la Procura di Varese. Facile immaginare allora l’ennesima spirale di denunce e controdenunce, e infatti ieri l’ex commissario straordinario del Molina Carmine Pallino ha annunciato di aver «dato mandato ai miei legali di sporgere querela verso il presidente Campiotti». Reazione a freddo che segue, curiosamente, quella a caldo del giorno stesso della conferenza stampa, quando Pallino ha telefonato alla Fondazione, in diretta, «chiedendo di poter controdedurre in contraddittorio alle affermazioni del dottor Campiotti, senza tuttavia ottenere alcun risultato né diritto di contraltare».
«In riferimento all’intervista rilasciata dal presidente Christian Campiotti e dall’avvocato Pietro Romano - scrive quindi Pallino in una nota - , mi corre l’obbligo di interporre una ferma replica, non senza prendere atto della gravità del danno arrecato non solo all’immagine personale e professionale dello scrivente, ma altresì alle istituzioni coinvolte e, in primis, alla Fondazione Paolo e Tito Molina ONLUS». Pallino sottolinea «che, per quanto mi è dato conoscere, non risulto né indagato né tanto meno imputato in alcun procedimento penale». E tiene a precisare che «il bilancio 2016 della Fondazione, che contiene le appostazioni di carattere tecnico e prudenziale che il presidente Campiotti non ha esitato in più occasioni a definire artefatte, false e strumentali, è stato sottoposto e approvato dal revisore dell’ente, in persona del presidente pro tempore dell’Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili di Varese. Nomina avvenuta peraltro su istanza del sottoscritto al sindaco di Varese, come previsto statutariamente e mediante procedura di selezione».
Per questo, sempre secondo l’ex commissario straordinario della storica casa di riposo varesina, «le affermazioni rese durante la conferenza stampa, a dire di Campiotti autorizzata da tutti i membri del CdA, sono totalmente prive di alcun riscontro fattuale e, come tali, destituite di ogni minimo fondamento. Per tali ragioni, restando massimamente fiducioso nell’opera della Magistratura civile, penale ed amministrativa, ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela verso il presidente Campiotti, nonché di valutare ogni azione esperibile finalizzata alla tutela della mia immagine e del mio ruolo, nonché ancora di verificare se sussistano profili di responsabilità deontologica ascrivibili alla condotta dell’avvocato Romano e meritevoli di segnalazione al competente Ordine professionale».
Infine un accenno al ricorso dell’Ats al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar (che in sostanza ha dichiarato illegittimi i poteri di vigilanza sulla Fondazione dell’Ats): «Valuterò la mia posizione personale se del caso all’esito della decisione del Consiglio di Stato in merito al ricorso presentato da ATS Insubria avverso la sentenza del TAR Lombardia».
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