URBANISTICA
Cantieri, ritardi forzati
L’assessore Martiani: «C’era un bel risveglio. Ripartiremo presto»
Una pausa obbligata che rallenta i lavori, ma di certo non li cancella. «Il coronavirus obbliga tutti a stare fermi un giro, speriamo non troppo lungo, ma le operazioni immobiliari già avviate non corrono rischi: ripartiranno appena possibile», assicura l’assessore all’urbanistica di Busto Arsizio Giorgio Mariani.
STOP FORZATO
Lo stop alle attività nei cantieri, imposto dall’ultima ordinanza di Regione Lombardia, ha inevitabilmente creato nuovi motivi d’apprensione non solo tra gli operatori del comparto immobiliare, ma anche nei Comuni, che dagli interventi di trasformazione edilizia incassano oneri di urbanizzazione e costi di costruzione (i cosiddetti “oneri di concessione”).
Lecito allora porsi la domanda: che ne sarà dei tanti imponenti progetti immobiliari (dall’area delle Nord, all’ex Mizar di Beata Giuliana al piano residenziale nelle vie Foscolo, Guerrazzi e Concordia) che ridisegneranno il volto della città nei prossimi anni? Si rischia una lunga fase di stallo? O addirittura l’annullamento di qualche importante iniziativa in ambito urbanistico?
RITARDI INEVITABILI
«Ma no, l’unico problema – garantisce l’assessore Mariani – è che questo blocco ritarderà fatalmente alcune operazioni che stavano procedendo spedite, ma il coronavirus non può annullare operazioni immobiliari in fase ormai avanzata. Si sposta tutto un po’ più in là nel tempo, questo è inevitabile. Ma appena l’emergenza sarà finita, verranno ripresi tutti i discorsi temporaneamente interrotti».
Per descrivere l’attuale situazione, Mariani usa una metafora presa dalla Formula 1: «Ora siamo tutti fermi al pit stop: ma la corsa ripartirà». E c’è da augurarselo, visto che la città stava vivendo un momento particolarmente intenso sul piano delle realizzazioni immobiliari, con una serie di monumentali progetti in rampa di lancio o già avviati: investimenti privati (area delle Nord, ex Mizar e via Guerrazzi) e pubblico/privati come nel caso del Campus dello sport di Beata Giuliana (il Palaginnastica verrà pagato dal Comune, in parte con soldi già arrivati dalla Provincia, mentre gli altri impianti saranno realizzati con un project financing).
RISVEGLIO IMPORTANTE
«Stavamo effettivamente attraversando una fase di risveglio in questo settore, ma sono convinto che Busto abbia le potenzialità per conquistarsi un ruolo ancora più di primo piano – sottolinea l’assessore Mariani -. Siamo in un’area strategica, vicini all’aeroporto della Malpensa e a soli 20 chilometri di Milano. I collegamenti con la metropoli sono costanti. Insomma, per un cittadino italiano o straniero che avesse necessità di venire a lavorare nell’area metropolitana, Busto sarebbe una soluzione decisamente conveniente. Nei prossimi mesi bisognerà lavorare molto per far conoscere al maggior numero possibile di persone le opportunità che la nostra città può offrire sotto questo punto di vista».
SI RIPARTIRÀ
Prima dovrà passare la “nottata” dell’emergenza sanitaria che sta fermando tutti i comparti, compreso quello immobiliare.
«Ma poi si ripartirà, e ho fiducia che i lavori già avviati possano proseguire senza intoppi», rimarca Mariani, che giudica particolarmente promettente il progetto che riguarderà l’area delle Nord: «Senza il rallentamento dovuto al virus sarebbero già usciti i primi masterplan - chiosa l’assessore -. In ogni caso, il lavoro prosegue in smart working. Gli operatori sono molto seri e motivati. Se davvero, come credo e mi auguro, partisse l’intervento sul comparto delle Nord, potrebbe esserci un effetto volano su tutta quell’area e non solo».
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