MERCATO
Varese, c’è Dominique Archie
Arriva la 31enne ala statunitense. Vene ai saluti
L’Openjobmetis saluta Siim Sander Vene ed è pronta ad abbracciare Dominique Archie.
La 31enne ala statunitense sarà con ogni probabilità il sostituto dell’atleta estone nello scacchiere tattico della Varese che verrà. Il giocatore ex Capo d’Orlando è vicinissimo all’accordo con la società di piazza Monte Grappa, che lo aveva avvicinato dopo il primo impasse nelle trattative per il rinnovo del contratto con l’uomo della svolta della seconda metà del 2017/18. Ma mentre le richieste di Vene non collimavano con le proposte del club prealpino, Archie ha preso in seria considerazione l’offerta economica biancorossa e l’operazione è ai dettagli in vista di una fumata bianca attesa a metà della settimana entrante. Il giocatore del 1987 era già stato sondato 12 mesi fa dall’Openjobmetis per occupare lo spot di ala forte titolare, ma la richiesta economica dopo l’ottima stagione disputata a Capo d’Orlando (13,7 punti più 5,5 rimbalzi, 1,0 assist, 1,0 stoppate e il 42% da 3) era stata considerata fuori portata da Varese che aveva ripiegato poi sulla scommessa Stan Okoye (ingaggiato al 50% della richiesta dell’atleta della Georgia). Archie aveva firmato in Israele al Bnei Herziliya per una cifra ancor più alta; ma la sua stagione 2017/18 non è stata felicissima (8,6 punti e 4,5 rimbalzi), complice un gruppo ricco di solisti nel quale il prodotto di South Carolina University ha faticato ad adattare le sue doti di elemento di sistema. Che al contrario lo rendono elemento molto adatto al basket di Attilio Caja, sia pur con qualche differenza rispetto a Vene: le capacità di facilitatore offensivo (una sorta di playmaker occulto) e leader della difesa dell’estone saranno una perdita importante, ma di fianco al confermato Cain nel ruolo di centro un’ala con atletismo e qualità balistiche come Archie può comunque dare garanzie importanti. Rispetto a Vene garantisce sulla carta più punti ma soprattutto un maggior impatto a rimbalzo (7.9 e 3.2 rispettivamente le cifre stagionali dell’estone, il cui impatto però andava al di là delle pure statistiche); e questo è un aspetto importante per una Varese che oggi non ha alcuna certezza di poter nuovamente contare su Stan Okoye, che nel 2017/18 ha contribuito alla causa non solo con 15,1 punti ma anche con 7,5 rimbalzi di media (secondo solo agli 8,9 di Cain).
Inoltre l’atleta del 1987 è ormai un americano “europeizzato” che conosce molto bene l’Italia: lo scelse Gianmarco Pozzecco nell’estate 2013 per l’A2 di vertice a Capo d’Orlando, lo confermo la Betaland per il 2014-15 dopo il ripescaggio estivo in serie A (13.2 punti e 6.3 rimbalzi nel suo primo assaggio del massimo campionato) salvo poi cederlo a salvezza acquisita in Belgio al Telenet Ostenda, nelle cui file Archie ha vinto due scudetti e una coppa nazionale (fu avversario dell’Openjobmetis nella prima fase della FIBA Europe Cup 2015-16). Nel 2016-17 il ritorno in Sicilia conquistando i playoff con la formazione di Gennaro Di Carlo, dopo la sofferta stagione in Israele Archie ha scelto di tornare nuovamente in Italia in un club e con un coach in grado di garantirgli la giusta collocazione e la giusta vetrina. Ed anche se per le certezze definitive sul fronte budget serviranno ancora 7-10 giorni, con l’operazione Archie ai dettagli l’Openjobmetis è pronta a dare un segnale forte di credibilità dei suoi programmi anche per la stagione che verrà. Se non ci saranno intoppi dell’ultima ora, la firma dell’ala statunitense con Varese inaugurerà ufficialmente il mercato 2018/19 per tutta la serie A italiana. La conferma di Cain e l’arrivo di Archie sono due bei regali per chi si è abbonato “al buio” a maggio...
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