ATTI OSCENI
Nudi nel bosco, stangata da 10mila euro
Nuovo blitz della polizia locale nel bosco di Busto in cui si consumano rapporti omosessuali accanto alla pista ciclabile. Sette multe in un mese
L’ennesimo blitz della polizia locale è finito come i precedenti, ovvero con un paio di uomini denunciati e multati con una sanzione di ben 10mila euro per atti osceni in luogo pubblico. Cioè nei boschi accanto al PalaYamamay, quindi in bella vista per chi dovesse transitare dalla pista ciclabile di viale Gabardi.
Si è così arrivati alla settima pesantissima contravvenzione comminata in un solo mese di attività, effettuata sempre nello stesso luogo e sempre per lo stesso motivo.
Come a dire che, se il passaparola fra gli amanti della trasgressione spinta ha fatto di quella striscia verde al confine con Castellanza un punto di riferimento per chi cerca rapporti omosessuali occasionali da consumare direttamente sul posto, lo stesso passaparola non ha ancora raggiunto tutti quelli che si avventurano con intenti sessuali fra quelle piante, avvisandoli del fatto che gli uomini del comando stanno facendo controlli serrati.
L’altro giorno, oltretutto, per la seconda volta proprio uno dei componenti del corpo di sicurezza municipale (entrato nel bosco in borghese con un collega a supporto) è stato adescato.
Per dirla in parole povere, un uomo in cerca di compagnia gli ha chiesto se volesse avere un rapporto e, per convincerlo, ha abbassato i pantaloni e gli ha mostrato i propri attributi.
Così la vicenda è finita con l’esito che in effetti i due si sono conosciuti un po’ meglio, ma perché il vigile ha dovuto redigere il verbale di sanzione.
Con scoperte che non sono ormai più una sorpresa: come molti dei predecessori pescato a compiere atti osceni in quell’area, anche l’ultimo è un padre di famiglia di mezza età, residente in un Comune poco distante da Busto Arsizio, nell’occasione in cerca di esperienze particolari.
Se n’è andato piangente, perché la multa non solo è astronomica, ma sarà anche difficile da nascondere ai propri cari, così come le esatte motivazioni che l’hanno procurata.
La stessa sorte era toccata nelle settimane precedenti ad altri, sempre sorpresi in atteggiamenti sessuali espliciti.
Ed è appunto la vicinanza del tragitto per le bici (ancor più che con il posteggio del palasport), quindi un tracciato da cui passano intere famigliole con bambini, a rappresentare l’elemento che ha indotto la polizia locale a intervenire con insistenza, disincentivando questa presenza che pare ormai radicatissima da anni, con una fama extraprovinciale che richiama parecchi frequentatori ad ogni ora del giorno.
Tant’è che chi dovesse passare da quelle parti anche solo per una semplice passeggiata (e la doppia esperienza vissuta dall’agente in borghese lo conferma) ha un’altissima possibilità di essere abbordato da qualcuno con proposte di rapporti omosessuali.
Inoltre la zona sorge proprio di fronte all’inizio del Parco Altomilanese e pare che anche nel polmone verde territoriale ci siano luoghi in cui il fenomeno si ripete, sempre con possibilità che qualcuno si imbatta involontariamente in scene irripetibili, consumate in mezzo alla sterpaglia.
La speranza dell’assessore Max Rogora è che, a suon di maxi-multe, si riesca a disincentivare i partecipanti a questi raduni nel verde nello scegliere ancora Busto come meta privilegiata per le loro trasgressioni.
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